Contro lo Spezia per terminare al meglio il tour de force e ricaricare poi le pile nella "pausa nazionali". Reduce dall’ottimo pareggio conquistato domenica a Reggio Emilia, un positivo 1-1 frutto di una partita giocata bene, e dal terzo risultato utile consecutivo, dopo le vittorie esterne a Pisa e Palermo, il Lecco, salito a 8 punti, nel recupero contro lo Spezia, con inizio alle 18.30, cerca di infrangere il tabù "Rigamonti-Ceppi" e di conquistare (finalmente) il primo punto o, ancor meglio, i primi punti stagionali. E una squadra che ha quale obiettivo quello della salvezza non può prescindere da un buon bottino di punti tra le mura amiche.
"Proveremo a cambiare il trend negativo in casa – dice Bonazzoli -, giocare tra le mura amiche ti porta a dare qualcosa in più. Dobbiamo partire subito forte, per cercare di mettere la partita sui binari giusti per portare a casa i tre punti". E per far felice il patron Paolo Di Nunno, dimesso la scorsa settimana dal Galeazzi e che secondo taluni sarebbe pronto a seguire la squadra dal box riscaldato posto nella zona sopra gli spogliatoi. Lo Spezia, 8 punti frutto di 1 sola vittoria e 5 pareggi, è partito malissimo in campionato, un po’ come il Lecco, è reduce dalla scoppola rimediata a Cremona ma è una squadra che ha gli uomini per svoltare e levarsi immediatamente dalla zona pericolosa della classifica. "Lo Spezia non sta vivendo un gran momento, è partito con grandi obiettivi e invece è lì con noi. Si legge che anno problemi in campo e in società ma noi dalla nostra parte dovremo impostare la partita con l’atteggiamento e la mentalità vincente di queste ultime partite". Contro lo Spezia del traballante Alvini, all’ultima chiamata o quasi, si vedrà in campo un Lecco con il consueto 4-3-3. Gli acciaccati hanno recuperato e quindi è indisponibile il solo Di Stefano mentre Tenokorang, reduce dall’influenza, è tornato a lavorare col gruppo.
(4-3-3): Melgrati, Lepore, Bianconi, Celjak, Caporale; Ionita, Galli, Sersanti, Crociata, Novakovic, Buso. All.: Emiliano Bonazzoli e Andrea Malgrati
Fulvio D’Eri