ILARIA CHECCHI
Sport

San Siro ha un nuovo idolo. Quanti applausi per Musah: "I tifosi sono stati fantastici. E la squadra ha saputo reagire»

L’allenatore difende il gruppo: "Credo sia esagerata la negatività che c’è intorno ai miei giocatori". La gioia del debuttante Bartesaghi: "Quando il mister mi ha chiamato, le gambe tremavano per l’emozione" .

Quanti applausi per Musah: "I tifosi sono stati fantastici. E la squadra ha saputo reagire"

Quanti applausi per Musah: "I tifosi sono stati fantastici. E la squadra ha saputo reagire"

Serviva vincere: per cancellare i postumi del derby, per dimostrare che il Milan non sa solo tirare ma anche segnare e per ritrovare la compattezza vista nelle prime uscite stagionali. I tre punti sono arrivati senza spettacolo, gli aspetti su cui lavorare sono ancora gli stessi ma il Diavolo può passare una notte da capolista. "E’ una vittoria che ci farà bene, è stata una settimana faticosa dal punto di vista mentale e fisico: a volte la costruzione è stata un po’ lenta e ci è mancata la profondità sugli esterni ma abbiamo giocato da squadra" l’analisi di Pioli. A decidere il match contro il Verona è stato capitan Leao, pronto a zittire i detrattori degli ultimi giorni come meglio non poteva: "A volte si esagera un po’ nella negatività che c’è intorno ai miei giocatori: mi prendo tutte le responsabilità, ci ho sempre messo la faccia e lo farò sempre. Alleno un gruppo coeso e responsabile che sa che l’errore di un compagno è l’errore di tutti".

A rendere meno positivo il pomeriggio dei rossoneri ci ha pensato il forfait di Rade Krunic che si sottoporrà a un esame strumentale per valutare l’entità dell’infortunio: "Ha sentito qualcosa al flessore della coscia destra, credo sarà difficile vederlo nelle prossime partite. Per fortuna abbiamo a disposizione altre caratteristiche e giocatori: da inizio stagione sto provando Adli in quel ruolo e sta facendo bene, quindi avrà le sue occasioni" la promessa del tecnico.

A strappare gli applausi di San Siro è stato anche Yunus Musah, alla sua prima da titolare: "I tifosi sono fantastici, ci aiutano tanto. Saper soffrire è importante e mi è piaciuto come la squadra ha reagito". Alessandro Florenzi ha gettato acqua sul fuoco: "Io e la squadra ci sentiamo parte di un gruppo che non deve mollare se non si giocano due partite: si sta in panchina e si sostiene la squadra. Questa è la vera chiave per andare avanti nella vita e nel calcio: le critiche fanno parte del gioco, non dobbiamo ascoltarle andando avanti per la nostra strada".

L’esperienza di Florenzi potrà essere utile anche al terzino classe 2005 Davide Bartesaghi, che ieri ha festeggiato il suo esordio in serie A: "Sono felice e ancora senza parole. Appena mi ha chiamato il mister mi sono tremate le gambe per l’emozione". Proprio l’ex Roma ha parlato del giovane collega: "È un giocatore forte che ha grandi qualità: sarà stato emozionato perché ha esordito in una partita tirata e ancora aperta. Gli faccio i miei complimenti". Il man of the match, però, è stato il capitano designato, Leao: "Penso che indossare la fascia gli abbia fatto bene, Rafa è un ragazzo intelligente, sa quando sbaglia ma a noi basta che lui sia felice".

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