
Massimiliano Allegri è tornato sulla panchina del Milan undici anni dopo la prima esperienza da tecnico dei rossoneri
Conto alla rovescia in casa Milan per il primo crash test con vista sulla Champions, in programma domenica sera alle ore 20.45 a San Siro contro il Bologna. I rossoneri ritroveranno, quattro mesi esatti dopo, la squadra che ha cancellato l’ultimo obiettivo della scorsa stagione: la Coppa Italia, persa 1-0 nella finale di Roma, che avrebbe garantito anche la qualificazione all’Europa League. Altro Milan, con Conceiçao. Ora c’è Allegri, tornato con in dote una mentalità vincente riconosciutagli da tutti.
Più che vincente il suo passato contro il Bologna: in carriera 24 partite, 17 successi, 7 pareggi, nessuna sconfitta. Il primo incrocio da allenatore contro i rossolblù nel lontano novembre 2008: 5-1 rifilato dal suo Cagliari alla squadra guidata allora da Sinisa Mihajlovic. Tris secco, invece, nella prima gara al Dall’Ara da tecnico del Milan, firmato Ibra, Robinho e Boateng. Altro tris nella prima sfida in bianconero, grazie a Dybala, Morata e Khedira, dopo il gol di Mounier. Due pareggi, invece, negli ultimi scontri, sulla panchina della Juve, datati 2023.
Il tecnico, comunque, non bada alla cabala. Ed è alle prese con il rebus in attacco: Leao, ieri, non si è ancora allenato in gruppo, come da programma. È atteso in squadra nei prossimi giorni, con la contemporanea volontà di rispettare i tempi di recupero e ridurre a zero i rischi. Il portoghese si è allenato anche lunedì, giorno di riposo. Ha fatto lo stesso Christopher Nkunku, per ritrovare alla svelta la miglior condizione: il 27enne, dopo un Mondiale per Club fatto di 6 presenze (48 minuti di media a partita, 3 gare da titolare, una rete) non ha più giocato una partita ufficiale. Pulisic e Gimenez, invece, saranno gli ultimi a rientrare dagli impegni con Stati Uniti e Messico, in campo ieri notte. Allegri, nel primo impegno di campionato perso contro la Cremonese, aveva schierato proprio loro due nel nuovo 3-5-2. A Lecce invece, con lo statunitense non al meglio per un problema alla caviglia, aveva optato per un 3-4-3 “mascherato“.
Contro il Bologna, al momento, si va verso la coppia Gimenez-Pulisic, senza dimenticare l’opzione Saelemaekers. In più, ci sarà Nkunku, quanto meno a partita in corso: l’ex Psg, pur in un’annata tutt’altro che da prima scelta a Londra, ha chiuso la stagione a quota 14 reti tra Premier League e coppe. E aveva lasciato Lipsia, nell’estate 2023, da capocannoniere della Bundesliga: 16 centri in campionato, più altri 7 tra Champions, Coppa e Supercoppa di Germania.
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