LUCA MIGNANI
Sport

Milan, l’anno zero è già cominciato. Tare si presenta: "È un grande orgoglio"

Ufficializzato ieri il nuovo direttore sportivo. Il primo punto in agenda è la scelta dell’allenatore e ricompare il nome di Mancini

Igli Tare da ieri è ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Milan

Igli Tare da ieri è ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Milan

Primo giorno a Casa Milan, ieri, per il nuovo direttore sportivo rossonero Igli Tare. A quasi tre mesi dall’appuntamento londinese con Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic. L’ex Lazio è arrivato in via Aldo Rossi attorno alle 16 e aveva già trovato l’accordo, triennale, da circa 800mila euro a stagione. "Riporterà all’ad Furlani", ha specificato il comunicato. "La scelta giusta da cui ripartire, la figura ideale per contribuire al rilancio, attraverso lo sviluppo di un progetto sportivo ambizioso", il commento di Furlani. "Al servizio di un grande club che ha l’obiettivo assoluto di tornare protagonista in Italia e in Europa", il messaggio di Tare. Eredita un Diavolo che ha chiuso il campionato ottavo, peggior risultato degli ultimi dieci anni (decimo posto nel 2015), fuori dalle coppe europee e costretto a partire dai trentaduesimi di Coppa Italia, già nelle prime settimane di agosto contro il Bari.

Tra i primi incontri di Tare quello di ieri in sede con Florent Ghisolfi, ds della Roma: sul tavolo i prestiti di Tammy Abraham e soprattutto Alexis Saelemaekers che i giallorossi vorrebbero tenere. Ma ci sono diverse altre situazioni aperte. E magagne. A partire dalla questione allenatore. Sergio Conceiçao ha con ogni probabilità chiuso il suo mini ciclo, anche se il nuovo ds potrebbe avere in programma un colloquio con lui. Dura arrivare ai principali candidati: Vincenzo Italiano verso la permanenza a Bologna, Massimiliano Allegri “prenotato“ da Aurelio De Laurentiis (pronto un contratto da 6 milioni circa) per il dopo Antonio Conte, a sua volta nel mirino della Juventus. Decisamente al ribasso le quotazioni di Maurizio Sarri, idem per Roberto De Zerbi dopo il vertice con la dirigenza del Marsiglia. Intricata la pista Gian Piero Gasperini, con la Dea che in caso di addio avrebbe comunque sondato Thiago Motta, nome che piace anche al Milan. Sullo sfondo, poi, Roberto Mancini, in orbita Juventus pochi mesi fa, libero.

Occhio ai pezzi pregiati, poi. Il Manchester City prepara l’assalto a Tijjani Reijnders ("non si accontenta di stare in un club che non vince", Gullit dixit) e potrebbe mettere sul piatto una settantina di milioni, mentre Rafa Leao è nella lista di big europee come il Bayern Monaco. In più, il capitolo (non secondario) rinnovi: su tutti quelli di Mike Maignan e Theo Hernandez, con contratti in scadenza a giugno 2026. A proposito, capitano (seguito dal Manchester United) e vice capitano (Juventus e Al-Hilal) ieri si sono espressi sui social. "Il cuore è pesante, abbiamo concluso una stagione difficile. Chi ama, gioca, tifa il Milan è deluso. Non ci sono scuse, siamo il Milan. A tutti i tifosi: col vostro sostegno il Milan rimarrà sempre il Milan. Sempre forza Milan", il messaggio del portiere. E il connazionale: "Finisce una stagione molto complicata in cui non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi. Ora bisogna rialzarsi e riportare il Milan nel posto che merita. Grazie ai tifosi per essere sempre al nostro fianco". Messaggio ai naviganti? La palla passa alla società e a Igli Tare.

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