
Il Milan di Allegri punta su Modric e Xhaka, ma anche su giovani promesse come Camarda e Bouaddi per il futuro.
Per il Milan c’è una linea verde da riscoprire, ricostruire. Il nuovo progetto di Max Allegri ripartirà da un centrocampo esperto, quello con Luka Modric e credibilmente Granit Xhaka. Come detto in questi giorni, lo svizzero del Leverkusen è il primo obiettivo del club rossonero e sarebbe pronto a dire sì: ora manca l’accordo tra i club per una cifra intorno ai 18 milioni di euro, garantendo ai tedeschi una minima plusvalenza. Magari inserendo nella trattativa Malick Thiaw, vecchio pallino degli ex campioni di Germania, per quanto soprattutto nell’era di Xabi Alonso.
Ma non solo. Con il Milan Futuro destinato alla Serie D alla fine di una stagione che rappresenta un fallimento epocale, il nuovo corso deve passare gioco forza per elementi futuribili e da sviluppare. Asset da impostare, per utilizzare un termine molto caro ai fondi americani, partendo da progetti ben definiti per Francesco Camarda (per il quale Milan Futuro era stato costruito, salvo mancare le presenze minime per i playout), Mattia Liberali e Davide Bartesaghi. Aspetto fondamentale: comprendere per tutti e tre, e non solo, la reale futuribilità ai massimi livelli. Il Milan di fine anni ‘80, come quello di inizio millennio, partiva da una solida base italiana che negli ultimi tempi il club del Portello ha dimenticato, diventando una prerogativa dell’Inter di Antonio Conte prima e Simone Inzaghi poi.
Non che quello italico debba essere l’unico fronte, e allora ecco le trattative per Kevin Pasalic e Ayyoub Bouaddi. Per il centrale bosniaco classe 2007 del Norrköping si punta a chiudere nei prossimi giorni in modo da anticipare la Roma. Alto 195 centimetri, fa della fisicità e della lettura del gioco i suoi punti di forza. Un difensore d’impostazione che oggi, in rosa, è qualità propria solo di Gabbia.
Quindi, Ayyoub Bouaddi, centrocampista del Lille: altro classe 2007, non ancora diciottenne, ma con un curriculum internazionale di tutto rispetto. Tecnica raffinata, visione di gioco matura, temperamento da veterano: sono molti i top club europei che scrutano il suo talento. La candidatura per il Milan è stata recentemente confermata, con interesse sia di Allegri sia del direttore sportivo Tare, che raramente puntano su promesse così giovani. Dinamico, capace di coprire tutto il campo, dotato di dribbling fluido e incisivo in fase di recupero e inserimento. Un perfetto “box-to-box“ per i ritmi e gli schemi veloci di Allegri. Un prospetto da crescere con pazienza, ma con possibili spazi nell’immediato. Tra esperienza e gioventù, il nuovo Milan si costruisce ora. E San Siro potrebbe presto parlare il linguaggio dei talenti di domani.
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