
Ardon Jashari contro l’Atalanta nella scorsa edizione della Champions League
Conto alla rovescia. Ora o mai più. Ardon Jashari, al termine di questa giornata, potrebbe essere virtualmente un giocatore del Milan. O, al contrario, un separato in casa al Bruges senza più un corteggiatore. Saranno anche buoni i rapporti tra il Milan e il club belga, ma la trattativa di mercato è davvero senza precedenti. O quasi. Parlano le dimensioni dell’affare e gli ostacoli che le parti hanno deciso di costruirsi. Il Bruges ha sempre richiesto 35 milioni di euro, senza accogliere alcuna trattativa. Il Milan è rimasto fermo per settimane su 32,5 di base fissa e 2 di bonus, per poi salire nelle ultime ore a 33,5 con premi imprecisati. Insomma, non certo una partita a scacchi, quanto un’assenza di dialogo e confronto con il giocatore in mezzo, che da subito ha deciso di scegliere il rossonero come suo carro.
E adesso? Tare promette di non muoversi più dall’ultimo millimetrico passo in avanti, i belgi lasciano macerare la controporte nell’attesa nonostante nessuno, all’interno della società e del gruppo squadra, voglia più sentir nominare il nome di Ardon Jashari. E allora, che le prossime ore siano finalmente decisive, con la sensazione che la stretta di mano (senza guardarsi negli occhi) sia nettamente favorita sull’alternativa, anche perchè Max Allegri non aspetta altro per il suo disegno. Centrocampo a tre, baricentro basso, Jashari e Modric per lanciare in campo aperto Rafael Leao e magari Dusan Vlahovic, con Christian Pulisic da destra a supportarli nell’innesco e Ricci a garantire equilibrio. Probabilmente tutto ancora troppo "sulla carta" per parlare di Scudetto, ma sarebbe al tempo stesso parziale considerare Tijjani Reijnders come una perdita incolmabile. L’olandese è giocatore vero e capace di dare qualità ad una stagione da dimenticare, ma meno portato ad uno schieramento più basso ed attendista, che riporta ali e centravanti ad essere gli unici padroni della trequarti.
Parlando di Vlahovic, i sussurri continuano ad insegursi. Si dice che il Milan sia pronto a garantire anche 17 milioni alla Juventus, ma in questo caso servirebbe battere altre strade per il terzino destro, con Guéla Doué che necessita di un investimento ben superiore a 20 milioni per arrivare a chiusura. E poi la società bianconera, che certamente vuole tagliare 24 milioni di euro lordi dal bilancio, dovrebbe permettere un’uscita comoda verso una squadra che è diretta rivale nella corsa alla zona Champions. Max Allegri vuole il serbo, le parti dialogano, ma la Juventus dovrebbe prendersi un rischio troppo grande per essere sopportato da qualunque dirigente poche settimane dopo il siluramento di Cristiano Giuntoli. Lo farà? Intanto, un ultimatum alla volta. Tocca a Ardon Jashari. Nelle prossime ore si deciderà tutto. Sarà sì? Molto probabilmente.
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