
Rolando Maran ha cominciato a ri-prendersi il Brescia ed è al lavoro per lasciare subito la sua impronta sulle Rondinelle. Sin dal primo allenamento il tecnico trentino con residenza a Desenzano ha insistito su velocità ed intensità, cercando, come lui stesso aveva anticipato prima di iniziare la sua nuova avventura in biancazzurro, di "verificare i giocatori e a disposizione per poter decidere il modulo con cui giocare".
In questo senso i primi assaggi hanno riportato il Brescia sulla strada del 3-5-2, anche se un’analisi più approfondita potrà venire proposta dopo l’amichevole di domani (che si giocherà a porte chiuse al Rigamonti) con gli svizzeri del Bellinzona. Tra le note positive di questi primi giorni del Maran-bis, il rientro in gruppo (quasi completo) di Adorni e di Garofalo (che era scomparso dai radar), mentre continuano a lavorare a parte Bisoli, Paghera e Jallow.
L’allenatore che è tornato sulla panchina del Brescia dopo 17 anni ribadisce l’entusiasmo che lo ha portato ad accettare la proposta della società del presidente Cellino, ma indica anche i punti fondamentali del lavoro che ha appena intrapreso: "Sono qui con grande entusiasmo e vorrei subito trasmettere qualcosa di importante, ma, forse, va bene la sosta, che ci consente di valutare e di chiarire alcuni aspetti".
"Prima di tutto - aggiunge Maran - dobbiamo ritrovare una consapevolezza diversa, bisogna azzerare la batosta dello scorso anno e queste sconfitte consecutive dalle quali siamo reduci. Dobbiamo fare uscire la nebbia e riprendere la nostra strada. Non dobbiamo sentirci degli sconfitti, ma gente in grado di fare qualcosa di positivo. Il nostro lavoro deve intervenire sulla testa, sulle gambe e sulla consapevolezza. Voglio una squadra che abbia una sua identità ben precisa, che sia consapevole di giocare in una piazza esigente, ma questa responsabilità è bella".
Momenti difficili dai quali il Brescia si vuole allontanare sin dal primo impegno che, alla ripresa, condurrà la Rondinelle a rendere visita al Pisa, proprio la squadra che lo scorso anno, dopo sei giornate, ha esonerato Maran. "Personalmente ho una sola medicina, quella di essere sempre me stesso. Spero che basti per portare avanti il lavoro con continuità". Come sperano i tifosi bresciani…
Luca Marinoni