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Il Rozzano Under 18 riscrive la storia. I primi lombardi con lo scudetto

Dopo il titolo regionale, la squadra di Codecasa mette in bacheca la coppa del torneo nato quattro anni fa

La festa degli Under 18 del Rozzano dopo la vittoria per 4-1 sul Cittadella Vis Modena nella finale sul campo neutro di Firenze

La festa degli Under 18 del Rozzano dopo la vittoria per 4-1 sul Cittadella Vis Modena nella finale sul campo neutro di Firenze

ROZZANO (Milano)Nessuno sopra il Rozzano Calcio. Né in Lombardia, né nel resto del Paese. L’Under 18 della società biancoverde - guidata dal presidente Marco Capitelli - in soli 20 giorni ha conquistato l’intera Italia, vincendo prima il titolo Regionale e poi lo Scudetto. E se si unisce a questi successi il primo posto ottenuto nel girone della prima fase di campionato, ecco materializzarsi un perfetto triplete. Una cavalcata straordinaria che suggella la forza di un gruppo già in grado di imporsi in Lombardia lo scorso anno. Ma stavolta il Rozzano Under 18 ha compiuto un passo in più e si è preso il tricolore, superando corazzate come il Lucento e il Cittadella Vis Modena, quest’ultima battuta 4-1 in finale sul campo neutro di Firenze. I biancoverdi sono l’unica squadra lombarda ad aver vinto il tricolore della competizione nata quattro anni fa e più in generale riportano un titolo nazionale nella regione della Rosa Camuna per la prima volta dalla stagione 2018/2019 (Olginatese U17). E pure i numeri realizzati fanno paura. Lo score delle partite disputate recita così: 30 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte (entrambe nel girone della prima fase).

Inoltre si contano ben 123 gol fatti e solo 29 subiti in 38 gare. I risultati ottenuti sono merito dell’intero gruppo squadra, ma sono tanti i singoli giocatori degni di una menzione. A partire dal capitano Carlo Di Tomaso, centravanti e capocannoniere con 22 gol stagionali. L’ultimo, il più bello forse per qualità e importanza, arrivato proprio nella finale Scudetto. Oltre a lui in rosa il Rozzano ha tanti altri goleador, come Cristian Memola, Omar El Dosouky ed Edoardo Ceraso, a lungo aggregato all’Under 19, per poi unirsi all’U18 in tempo per risultare decisivo nelle varie fasi finali. E poi c’è lui, l’uomo che ha condotto i ragazzi al trionfo: il tecnico Cristian Codecasa, già nella società rozzanese da diversi anni, ma arrivato sulla panchina del Rozzano U18 solo un anno fa. E quindi vincente al primo colpo. Subito dopo la finale vinta sul Modena, l’allenatore biancoverde era partito con le dediche: "Questo titolo va ai ragazzi, ma anche alla società che dedica tanto tempo alla loro crescita. E poi va a due persone vicine al Rozzano Calcio, che sono mancate quest’anno. Il piccolo Oscar e Giuseppe Pravettoni (il bambino di 8 anni, calciatore dei Pulcini, è deceduto tra lo sgomento di tutti lo scorso dicembre per un malore improvviso. Pravettoni invece, amministratore delegato della società, è scomparso a fine maggio, ndr)". E ora a mente più fredda Codecasa ripercorre la stagione. "Provo un’enorme soddisfazione perché si è compiuto un anno incredibile. La vittoria ci ha fatto raggiungere un obiettivo storico. Tutto l’impegno messo dalla società, da noi dello staff e soprattutto da tutti i ragazzi. La cosa più importante per me è l’impegno, in campo e anche fuori. L’ho sempre detto ai ragazzi e loro hanno capito che questo è l’elemento fondamentale per ottenere grandi risultati", spiega con orgoglio il tecnico.

E ripensando all’inizio dell’avventura: "Non mi aspettavo di raggiungere sicuramente tutto ciò. Certo come sempre sono partito con il massimo dell’ottimismo. E comunque abbiamo avuto anche dei momenti di difficoltà. L’impatto non è stato dei più facili, soprattutto tra il pre-campionato e le prime giornate del girone. Non abbiamo ottenuto grandi risultati ed eravamo un po’ in affanno. Però abbiamo sempre lavorato molto. E nell’intero gruppo è scattato quel clic decisivo. La squadra ha iniziato a salire anche a livello qualitativo". Per Codecasa sono due i fattori principali, oltre a quello tecnico, che hanno permesso di realizzare tutto ciò: "Voglio sottolineare la grande disponibilità dei ragazzi soprattutto in allenamento. Il segreto è sempre quello. Serve allenarsi bene in settimana, è inutile girarci intorno. Ma oltre all’impegno ci siamo praticamente sempre divertiti. Sia io sia i ragazzi. E il divertimento alla fine è l’aspetto principale".

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