Il personaggio. Il giorno dell’addio: domani Cerella chiude la carriera

“L’ultimo tango“ con la maglia di Treviglio, poi i saluti: "Non si è mai pronti per questi momenti, pronti a celebrare un bellissimo viaggio"

Nella vita di uno sportivo arriva sempre la parola fine, un mondo dorato e pieno di lustrini giunge al termine, ma la vita va avanti e bisogna pensarci per tempo. Bruno Cerella ha programmato da tempo che questa sia la sua ultima stagione sul parquet, come ha messo in piedi da tempo tantissime iniziative post-carriera sportiva, dalla sua associazione Slums Dunk a tante altre attività tra cui quella di costruttore edile. "L’ultimo tango", è stata denominata così, in onore alle sue origini argentine, l’iniziativa che domani 21 aprile a Treviglio celebrerà la sua ultima partita di regular season con la su squadra che scenderà in campo alle ore 18 al PalaFacchetti tra l’altra contro il team di un altro grande argentino del parquet come Carlos Delfino che gioca con la Sella Cento.

Sarà un vero e proprio evento speciale e la Gruppo Mascio in questa occasione personalizzerà con un patch speciale tutte le canotte della squadra biancoblu e poi metterà all’asta tutte le 12 canotte della squadra, a partire, ovviamente dalla numero 11 dello stesso Cerella. Il ricavato della raccolta benefica sarà destinato proprio a Slums Dunk, l’organizzazione con la mission di utilizzare la pallacanestro per migliorare le condizioni di bimbi e ragazzi che vivono in difficoltà in Kenya, Zambia, Argentina, Cambogia oltre che in Italia. "Credetemi, non si è mai pronti per questi momenti - dice lo stesso Cerella - sono felicissimo e grato alla Blu Basket per aver creato questo momento di condivisione insieme a tanti amici per celebrare il mio bellissimo viaggio attraverso lo sport che amo".

A Treviglio ha disputato le ultime due stagioni di una lunghissima carriera iniziata da giovanissimo quando nel 2004 è arrivato 18enne dall’Argentina fino a Massafra, in provincia di Taranto per fare il suo esordio in Italia in C2. Una lunga, ma inesorabile scalata che lo ha portato poi ad esordire in Serie A a Teramo, per poi giocare con la maglia degli "indimenticabili" di Varese quando nel 2012 chiusero la regular season al primo posto. L’anno dopo il grande salto a Milano dove in 4 stagioni ha conquistato due scudetti, due volte la Coppa Italia e una Supercoppa, poi il passaggio in un’altra grande città come Venezia dove ha vinto il suo terzo scudetto personale e per la prima volta una coppa europea con la Fiba Europe Cup del 2018. Una vera e propria scalata che sta giungendo a conclusione, anche se vuole tentare l’ultimo colpo di coda nei playoff di Serie A2 in cui la sua Treviglio parte da outsider. Cerella è stato sempre apprezzato per le sue doti di “combattente“ del parquet, la sua forza d’animo che gli ha permesso di essere un difensore eccellente, pronto sempre a dare il suo contributo che dovesse giocare 5 o 30 minuti, un vero e proprio uomo-squadra spesso chiamato in causa dai propri allenatori nei momenti di emergenza.

Sandro Pugliese

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