Un Lecco impeccabile per più di un’ora cede nel finale alla Sampdoria di Andrea Pirlo cinica e spietata, capace di far valere il peso di una rosa più lunga e di livello superiore.
Ai ragazzi del Lecco, già matematicamente retrocessi in C, i tifosi chiedevano impegno per la maglia, la città e la tifoseria. E sull’impegno messo in campo dagli uomini di Andrea Malgrati non si può dire proprio nulla così come non si può eccepire su una prestazione ottima per almeno 70 minuti. Poi nel finale, in inferiorità numerica per l’espulsione di Franco Lepore (uno dei migliori nel corso di questa annata) per doppia ammonizione, il Lecco ha dato spazio ad una Samp fin lì poco bella e pochissimo pericolosa ed è uscito dal campo con la solita sconfitta di misura.
Lecco che detiene il triste primato di peggior attacco (solo 32 gol come lo Spezia) e peggior difesa del campionato (67 gol subiti).
Il tecnico Malgrati non cerca susa: "Nei primi 70’ abbiamo fatto un’ottima prestazione, abbiamo creato tante palle gol ma le abbiamo sbagliate. Sono errori che purtroppo ci perseguitano tutto l’anno. Poi siamo rimasti con un uomo in meno, loro sono una squadra che sa palleggiare e siamo andati in difficoltà nel finale…".
Un Lecco che è apparso competitivo, anche se fuori tempo massimo, ma che ha mostrato di voler onorare la categoria fino all’ultima partita. Dal suo ritorno, Malgrati è riuscito a far ritrovare una squadra che si era smarrita. "C’è poco tempo, devo dire che i ragazzi si sono messi a disposizione, tutti, dal primo all’ultimo. Ho cercato di toccare i tasti giusti e per quel che si è visto in campo posso dire di esserci riuscito. In questo momento non riusciamo ad essere incisivi, a determinare le partite. Proveremo nelle ultime due partite della stagione a migliore sotto questo aspetto…".
Fulvio D’Eri