
Il presidente Giulio Gallazzi, al centro, in mezzo al ds Mavilla e al tecnico Cusatis
Le finali del campionato libico in programma a Milano e nell’hinterland hanno creato dissapori anche tra Alcione e Pro Sesto. Lo stadio Breda è infatti uno degli impianti in cui si stanno disputando le gare del torneo. Si è giocato venerdì scorso e si rigiocherà oggi. Ogni quattro giorni è in calendario un nuovo turno, fino al 10 agosto. L’impianto di Sesto San Giovanni è però al centro di un accordo tra la società del presidente Giulio Gallazzi, che si appresta a vivere la sua seconda stagione in Serie C, e quella sestese, di nuovo tra i Dilettanti dopo la retrocessione di due annate fa. Proprio in virtù della discesa in Serie D, la Pro Sesto aveva concesso all’Alcione l’utilizzo del terreno di gioco del Breda, consapevole che gli orange erano alla ricerca di una sistemazione temporanea.
L’accordo è stato prorogato per il 2025/26, tanto che l’Alcione ha fatto investimenti per la manutenzione. Ora, però, il torneo libico rischia di lasciare in eredità agli orange un campo non in perfette condizioni a poche settimane dall’inizio della Serie C, prevista nel weekend del 23-24 agosto.
"La rizollatura è stata già fatta, ma successivamente era previsto un periodo di riposo che non è stato possibile rispettare. Il tutto per una manifestazione che non si capisce chi abbia organizzato - spiega il presidente dell’Alcione, Giulio Gallazzi, che lo scorso weekend ha inviato anche una diffida scritta a Pro Sesto, Ministero dello Sport, Figc e Lega Pro -. Abbiamo mandato un esperto a verificare le condizioni dopo le gare di settimana scorsa: pioveva e il campo ha sofferto. E dire che di strutture in Lombardia ce ne sono, soprattutto considerando che si gioca a porte chiuse e quindi non c’è necessità di una struttura omologata per la C. Ci sono degli impegni contrattuali, però la Pro Sesto ha deciso di andare avanti lo stesso. Al momento opportuno, una volta terminato il torneo, valuteremo come tutelare i nostri diritti".
L’Alcione, per il campionato che verrà, punta in alto. Ha sfiorato l’ingresso ai playoff nel 2024/25 e come step di crescita punta a centrarli nella futura C. "A maggior ragione viste le nostre ambizioni, abbiamo bisogno di un campo di casa con degli alti standard - aggiunge Gallazzi - Spero vivamente, entro la prossima primavera, di vedere ultimati i lavori nella nostra nuova struttura in zona San Siro. Almeno per quel che riguarda uno dei due campi che abbiamo previsto. Dobbiamo aspettare i prossimi passi del sindaco per tutti gli annunci, ma la nostra prospettiva è espanderci".
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