GIULIANA LORENZO
Sport

I velocisti al rallentatore. Tortu e Ali senza sprint

L’eroe di Tokyo 2020 delude nei 100 metri al Grand Prix di Brescia. Serata nera anche per il comasco che arriva ultimo al traguardo zoppicando.

Filippo Tortu, atleta delle Fiamme Gialle, ha fermato il cronometro a 10.38

Filippo Tortu, atleta delle Fiamme Gialle, ha fermato il cronometro a 10.38

Gli eroi della notte di Tokyo 2020 hanno smarrito la via che porta a tempi importanti e piazzamenti di rilievo. Non è di certo il miglior momento per Marcell Jacobs e Filippo Tortu. Compagni di staffetta, di squadra, rivali, al centro di una vicenda giudiziaria e in un momento di difficoltà. Non va meglio nemmeno a Chituru Ali, argento agli Europei di Roma 2024 nei 100, che doveva rappresentare il futuro dello sprint azzurro, ma che è spesso tormentato dagli infortuni.

Martedì sera, al Grand Prix di Brescia, Tortu e Ali si sono dovuti accontentare del settimo e ottavo posto. Il primo, che nelle ultime annate si era concentrato sui 200 (20.41 quest’anno), al debutto al Golden Gala aveva corso in 10.19, un crono comunque migliore del 10.38 fatto a Brescia. Per ora, la sua è una stagione nel complesso opaca, anche se ha contribuito a qualificare la 4x100 ai Mondiali di Tokyo a settembre. Non se la passa meglio Ali, uscito acciaccato dalla gara di Brescia. Il comasco, spesso paragonato a Bolt per la conformazione fisica, l’anno scorso divenne il secondo italiano di sempre nella lista all time dei 100 metri con 9.96 (alle spalle di Jacobs) e dal 2025 si allena a Los Angeles.

Al momento, però, la scelta di andare oltreoceano non lo sta premiando così come non ha premiato Jacobs. L’ultima e unica uscita stagionale dell’anno, sui 100 risale al 17 giugno. A Turku, in Finlandia, ha corso prima in 10.30 e poi in finale, dopo ripescaggio, si è peggiorato con 10.44. Vista la prestazione poco convincente ha preferito dare forfait al Roma Sprint Festival e ha saltato anche il meeting di Nancy di inizio luglio presentando un certificato medico e lasciando gli organizzatori delusi. Altre comunicazioni ufficiali non sono arrivate e qualche settimana fa il numero uno della Fidal, Stefano Mei, ha ammesso di non essere riuscito a contattare l’ex oro olimpico dei 100. Nessuno sa bene quale sia la pianificazione e attualmente, almeno dalle stories Instagram si sta allenando a Desenzano e non negli USA con Rana Reider. Lasciando intendere di voler correre per le medaglie alle Olimpiadi di Los Angeles.

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