DANILO VIGANÒ
Sport

I talenti del ciclismo. Turconi, il sogno è realtà

Il 18enne varesino brucia le tappe e passa dagli juniores al professionismo "Mi sento grande solo a pensarci, ma per me questo è un punto di partenza".

I talenti del ciclismo. Turconi, il sogno è realtà

I talenti del ciclismo. Turconi, il sogno è realtà

BUSTO ARSIZIO (Varese)

La sua voglia di riuscire in tutto quello in cui si applica, il suo desiderio di dare sempre il massimo a chi ha fiducia in lui, sono i segreti di Filippo Turconi giovane varesino di 18 anni che il prossimo anno passerà professionista con la squadra Professional VF Group-Bardiani Csf Faizanè della famiglia Reverberi.

Un sogno che si avvera per Filippo. Mai avrebbe immaginato di arrivare così presto nella massima categoria...

"Sono consapevole dell’importanza e di cosa mi aspetta fra i professionisti. Mi sento grande solo a pensarci, ma per me sarà un punto di partenza, una fase della carriera tutta da scoprire dove imparare e crescere saranno gli obiettivi primari. Mi dicono di non avere fretta, di non correrò a vanvera, senza criterio".

Deve molto a qualcuno?

"Senza dubbio alla Bustese Olonia la squadra in cui ho militato negli ultimi sei anni. Una famiglia, dal presidente a tutto lo staff dirigenziale. Mi hanno fatto sentire come un figlio e mi ha fatto molto piacere correre per questa società che reputo fra le più serie che abbiamo. E naturalmente la mia famiglia e i nonni sempre pronti a darmi una mano nel momento del bisogno". Come sta lavorando alla nuova stagione?

"Ho iniziato ad allenarmi su strada e tra una settimana andrò in ritiro con la nuova squadra a Benidorm in Spagna. Lavorerò una decina di giorni sui programmi dettati dal preparatore atletico. Per adesso la scuola è accantonata, ma il diploma di Geometra lo voglio conseguire, è un traguardo per me molto importante".

Un ragazzo nato in bicicletta Turconi, in una famiglia, dove, quasi tutti sono stati corridori e più di tutti zio Stefano Zanini ex professionista e oggi direttore sportivo alla Astana di Mark Cavendish.

"Zio è l’esempio da seguire, una fonte d’ispirazione che mi ha aperto le porte di questo bellissimo sport. Se ho dei dubbi è il primo a cui mi rivolgo, i suoi consigli sono preziosi".

Ciclisticamente cresciuto alla Ju Green di Gorla Minore, Turconi vive a Busto Arsizio con il padre Roberto libero professionista che si occupa di riparazioni delle porte, la madre Moira Tarraran (ex ciclista elite) geometra, e il fratello minore Matteo, 16 anni, che passerà juniores il prossimo anno. Filippo studia da Geometra (indirizzo Cat) alla “Facchinetti“ di Castellanza e il tempo libero lo trascorre leggendo libri di fantascienza e tra le scatole del Lego- le costruzioni con quei cubetti colorati mi hanno sempre affascinato-oppure guardando la televisione. Da juniores ha vinto quest’anno sei gare, è stato azzurro alla Corsa della Pace, secondo al campionato italiano cronosquadre (titolo che ha conquistato con gli allievi nel 2020), settimo nel tricolore su strada. Corridore completo, va forte in salita e a cronometro. Ad oggi ha conquistato 15 successi.

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