
La squadra di Como ha chiuso l’ultimo campionato di IhL in penultima posizione
All’inizio della prossima annata sportiva mancano ancora diversi mesi, tuttavia la nuova stagione dell’hockey ghiaccio italiano sta già prendendo forma. E la situazione della maggior parte delle squadre lombarde, proprio nell’anno che porterà alle Olimpiadi Invernali 2026 di Milano-Cortina, non è assolutamente luminosa.
Le novità principali riguardano Como e Chiavenna. I lariani, dopo un ultimo difficoltoso campionato di IhL (l’ex Serie B) chiuso al penultimo posto, si sono auto-retrocessi in IhL Division 1 (l’ex Serie C, nonché categoria minima dell’hockey azzurro). Chiavenna invece, nonostante la promozione in IhL ottenuta con merito sul campo, ha rinunciato al salto di categoria. Alla base di queste scelte sofferte alcuni annosi motivi: su tutti, i problemi economici e le difficoltà nel trovare strutture adeguate per allenamenti e partite. E poi il fatto che molti giocatori, non essendo professionisti, devono svolgere anche altri lavori che impediscono loro di poter garantire costante disponibilità ai club. La società lariana termina dunque un percorso di dodici stagioni consecutive in IhL. I biancoblù negli ultimi due anni sono stati costretti a giocare al Palaghiaccio di Casate, che a causa di svariati problemi poteva ospitare massimo 100 tifosi. E molti sponsor sono fuggiti. "Negli ultimi tempi abbiamo affrontato sfide significative. La mancanza di pubblico, la difficoltà nel trovare nuovi sponsor e le condizioni poco funzionali del nostro stadio hanno reso sempre più arduo il nostro cammino. Questa scelta sofferta però ci garantisce un futuro", ha spiegato il presidente Massimo Paramidani.
A cui fa eco il numero 1 di Chiavenna, Carlo Marolda: "Il passaggio in Serie B sarebbe stato importante a livello di immagine. Ma per noi c’è il problema della mancanza del ghiaccio. Come possiamo confrontarci seriamente con avversari forti se fino a novembre non potremmo nemmeno allenarci sul ghiaccio?". Il consorzio verdeblu, maggiormente solido sotto l’aspetto degli sponsor, ha invece quindi forti difficoltà nel trovare una pista "di casa" vista anche l’indisponibilità del palazzetto di Madesimo.
Da dopo l’estate dunque sarà solo Varese a rimanere in Serie B. La squadra della Città Giardino, protagonista di un progetto ben più sviluppato, rappresenterà dunque l’unico faro lombardo della disciplina. Dietro i Mastini però il vuoto. Milano, sede dell’hockey olimpico, ha ormai una rosa che pur partecipando all’IhL Division 1 assume sempre più la forma di un settore giovanile. Puntare sui ragazzi -obiettivo prefissato anche da Como e Chiavenna- potrebbe anche essere una mossa di base corretta ma è tutto il contorno che non lascia trasparire un futuro roseo.
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