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Delusione Inter: sconfitta in finale e tifosi amareggiati al rientro

La sconfitta in finale lascia i tifosi dell'Inter delusi. Nessuna festa a Milano, ma la speranza di nuovi successi.

La sconfitta in finale lascia i tifosi dell'Inter delusi. Nessuna festa a Milano, ma la speranza di nuovi successi.

La sconfitta in finale lascia i tifosi dell'Inter delusi. Nessuna festa a Milano, ma la speranza di nuovi successi.

Il rientro a casa è mesto. Fosse andata bene c’era una festa già fissata per la domenica. Il bus scoperto, la parata, la Terrazza Martini in Duomo già utilizzata dopo il ventesimo scudetto. Tutte immagini viste lo scorso anno grazie al trionfo in campionato e che, avendo mancato il traguardo di un nuovo Scudetto, i sostenitori della Beneamata speravano di replicare per l’apoteosi europea.

Nessun fiume umano, invece, per le strade e le piazze del capoluogo lombardo. La fila di mezzi è solo quella che da Monaco di Baviera riprende la direzione dell’Italia, chi attraverso la Svizzera e chi dal Brennero, con sguardi delusi come quelli dei giocatori e dello staff tecnico quando atterrano dal volo mattutino che li riporta a casa. Nonostante la disfatta, allo scalo c’è anche qualche sparuto tifoso per provare a ridare carica a un gruppo travolto dagli eventi della finale e il cui umore traspare in maniera netta dai volti.

L’esodo è stato imponente e delle stesse proporzioni è il colpo subito, anche se qualcuno indossa ancora la maglietta celebrativa della finale. A Monaco c’erano 40mila interisti, nonostante i biglietti a disposizione fossero solo 18mila nel settore dedicato, più qualche altro fortunato che era riuscito a trovare posto tra i neutrali. La sconfitta è stata anche nei decibel, complice l’assenza nello stadio di buona parte della Curva Nord e un punteggio che via via si è fatto sempre più netto.

A partita terminata, gli Inter Club organizzatisi coi pullman hanno viaggiato durante la notte, mentre chi aveva l’albergo prenotato doveva ancora affrontare l’ulteriore scoglio del risveglio nella città della dèbacle. "Può mica essere un buongiorno dopo una serata così", ci confessa un tifoso all’ora della colazione. Può giusto venire incontro il calendario pieno, spesso criticato per l’acido lattico che lascia nei muscoli. Il 18 giugno c’è subito una nuova sfida nel Mondiale per club, cominceranno ad esserci anche i primi acquisti. Una squadra per cui continuare a tifare. Persino dopo una serata come quella tedesca. M.T.

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