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Atalanta: in arrivo il nuovo allenatore, Pioli in pole position

La Dea cerca un tecnico per garantire continuità tattica. Pioli favorito, ma occhio a Motta e Palladino.

La Dea cerca un tecnico per garantire continuità tattica. Pioli favorito, ma occhio a Motta e Palladino.

La Dea cerca un tecnico per garantire continuità tattica. Pioli favorito, ma occhio a Motta e Palladino.

La prossima Atalanta resterà molto simile a quella che ha chiuso terza nel campionato appena concluso. La squadra - al netto delle possibili partenze di Lookman e Ederson, ma solo se dovesse arrivare un’offerta adeguata, superiore ai 50 milioni, e nel caso sarebbero rimpiazzati da acquisti importanti - subirà poche modifiche, pertanto si valuta un allenatore che garantisca una continuità tattica, pur portando le sue novità e la sua personalità.

Intorno a metà settimana la Dea conta di definire il nuovo tecnico, per cominciare a lavorare sulle strategie di un mercato che terrà conto anche di rientri di giocatori importanti dai rispettivi prestiti. Che il nuovo allenatore dovrà valutare, insieme alla società. Dal portiere argentino Juan Musso (nella foto) dall’Atletico Madrid (che però potrebbe chiedere la conferma del prestito oneroso per averlo al Mondiale per Club), al 25enne laterale olandese Mitch Bakker, dal Lille. Dal 27enne difensore britannico Ben Godfrey, dall’Ipswich, all’attaccante maliano non ancora 24enne El Bilal Touré, acquistato appena due anni fa per 31 milioni. Giocatori (che non hanno funzionato con Gasperini) con esperienza in Champions, tre di loro tra i protagonisti nel trionfo di Dublino. Dal Cagliari potrebbe poi rientrare il bomber Roberto Piccoli, se i sardi non lo riscatteranno per 12 milioni. Ma i primi due veri rinforzi estivi dell’Atalanta saranno i rientri in gruppo di Giorgio Scalvini e Gianluca Scamacca, entrambi sulla via del recupero: al raduno, tra quaranta giorni, saranno pronti a lavorare in gruppo. Il mercato nerazzurro partirà da loro.

Prima va definito il nuovo allenatore. Il nome che resta più caldo al momento è sempre quello di Stefano Pioli, per la sua esperienza, ma non solo: il 60enne tecnico parmense ha dimostrato negli anni la duttilità per adattare il suo gioco ai calciatori a disposizione. Pioli però è legato per altre due stagioni da un ricco contratto con gli arabi dell’Al-Nassr ed è anche nel mirino della Juventus. Le alternative sono i “quarantenni“, la nuova generazione di impostazione gasperiniana come Thiago Motta, già seguito dalla dirigenza atalantina negli anni in cui guidava lo Spezia e il Bologna, motivato e in cerca di riscatto dopo l’annata no alla Juve: sarebbe il naturale erede tattico di Gasp. Discorso analogo per Raffaele Palladino, libero dopo aver a sorpresa risolto il suo contratto biennale con la Fiorentina: il 41enne campano a Firenze ha fatto un’esperienza importante, ma non ha mai allenato in Champions e ha alle spalle appena due anni e mezzo di carriera. Sullo sfondo gli outsider, come Domenico Tedesco, reduce dall’esperienza con il Belgio, e Ivan Juric.Fab.Car.

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