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Contestazione dopo il ko. Monza, la rabbia dei tifosi

Striscione di protesta degli ultras fuori dal centro sportivo biancoross. Bianco: "Sulla carta siamo una Ferrari, ma dobbiamo ancora dimostrarlo".

Paolo Bianco, allenatore del Monza, partito in Serie B totalizzando quattro punti nelle prime tre giornate con un successo, un pareggio e una sconfitta

Paolo Bianco, allenatore del Monza, partito in Serie B totalizzando quattro punti nelle prime tre giornate con un successo, un pareggio e una sconfitta

La pace, o a questo punto meglio dire la tregua, tra il Monza e i suoi tifosi sembra essere già finita. Nonostante il sostegno manifestato nelle prime due positive giornate e durante la successiva presentazione ufficiale della squadra, i sostenitori biancorossi hanno subito fatto marcia indietro dopo il brutto ko subito ad Avellino. Nell’immediato post-match i brianzoli sono stati ricoperti di fischi e ieri mattina al centro sportivo Monzello è apparso un eloquente striscione. "Fuori i co…i, o via dai co…..i", il messaggio firmato dalla Curva Davide Pieri. La frangia più calda della tifoseria, pur manifestando scetticismo nei confronti della società, aveva finora sempre appoggiato i calciatori. Ma adesso i dubbi e i ricordi della pessima passata stagione sono tornati a galla e la pazienza appare già ridotta al lumicino. La squadra dunque è chiamata ad una svolta immediata soprattutto da un punto di vista caratteriale, elemento totalmente mancato venerdì sera.

"Abbiamo affrontato una squadra che aveva più voglia di noi. Sulla carta siamo più forti ma abbiamo sbagliato. Tra Serie A e B c’è un divario enorme. All’intervallo ho detto ai ragazzi che in settimana non li alleniamo così. Avevo detto che potevamo essere come una Ferrari, ma non lo abbiamo dimostrato", è stato il commento del tecnico biancorosso Paolo Bianco. In ogni caso l’allenatore è chiamato a cambiare qualcosa anche sotto il profilo tattico e degli interpreti. In attacco Dany Mota e Caprari sono stati protagonisti di una non-prestazione. Le difficoltà ad arrivare semplicemente al tiro sono state costanti per quasi tutta la gara. Solo con l’ingresso di Alvarez e Maric qualcosa è cambiato. Tuttavia il gol della punta uruguaiana, sbloccatosi già alla seconda presenza con la maglia del Monza, è linfa vitale in ottica futura e l’ex Sassuolo probabilmente diventerà sempre più centrale nelle rotazioni. Considerando anche Keità Balde, le alternative davanti non mancano e con la Sampdoria, nel prossimo turno, il tridente titolare potrebbe subire pesanti variazioni.

Più complessa la questione a centrocampo, dove la priorità è una ed evidente: recuperare in fretta la miglior versione psico-fisica di Colpani e Pessina, entrambi out ad Avellino per fastidi muscolari. I due restano, per caratteristiche tecniche, i migliori giocatori della rosa e senza di loro il reparto è parecchio spuntato. Il solo Obiang, che tra l’altro è un centrocampista più difensivo e meno di manovra, non può bastare. E al suo fianco ci sono solo tre giovani 2005. Zeroli, alle prese da mesi con problemi fisici e mai convocato. Sardo, mai utilizzato nelle gare ufficiali e rimasto sul mercato estivo fino all’ultimo secondo. E infine Colombo, stimato da Bianco ma ancora piuttosto acerbo, come dimostrato anche ad Avellino. Il ritorno in campo dei due “big“ per il Monza appare dunque imprescindibile.

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