Le pagelle di Inter e Juve: Dimarco decisivo, Chiesa non incide

Perin strepitoso su Mkhitaryan, Acerbi senza macchia

Paul Pogba, Alessandro Bastoni e Robin Gosens

Paul Pogba, Alessandro Bastoni e Robin Gosens

Milano, 26 aprile 2023 – Secondo round in semifinale di Coppa Italia tra Inter e Juventus, dopo l’1-1 dell’andata: il gol di Dimarco regala la finalissima ai nerazzurri.

INTER (3-5-2)

Onana 6 Si fa trovare pronto sulla bordata di Kostic da fuori area nel primo tempo e chiude la saracinesca. Darmian 6,5 Prova di carattere e personalità, evita che Rabiot possa trovare palloni giocabili. Acerbi 7 Primo tempo di ordinaria amministrazione, nella ripresa fa muro a dovere e usa il fisico quando serve. Bastoni 6,5 Pochi pericoli dalle sue parti dove il gioco ospite si sviluppa ben poco: sempre attento e preciso in chiusura. Dumfries 6,5 A destra trova praterie da sfruttare per guadagnare il fondo e sfornare cross invitanti. Furia. Barella 6,5 Regala a Dimarco l’imbeccata giusta per segnare e, come sempre, è ovunque. Cuore e polmoni. 67’ Brozovic 6 Entra con il piglio giusto e dà il suo contributo. Calhanoglu 6 Piuttosto in ombra nella prima frazione di gioco, per la fretta manda alle ortiche buone chances. Fa il suo. 81’ Gagliardini sv. Mkhitaryan 6 Lavoro oscuro ma prezioso: si illumina a intermittenza: si fa ammonire nel recupero inutilmente. Dimarco 7 Porta in vantaggio i suoi dopo appena un quarto d’ora di gioco con un gol di esterno da attaccante vero. 77’ Gosens 6 Ci prova. Lautaro Martinez 6 Il piede è bollente: le conclusioni sono però fuori misura e non dà il colpo del ko. Sprecone. 77’ Correa 6 Ci prova ma viene murato. Dzeko 6 Si abbassa molto per dare una mano alla manovra nerazzurra, gara generosa. 67’ Lukaku 6 Dopo il “casus” dell’andata torna in campo con la voglia di essere decisivo ma non lascia la firma. All. Inzaghi 7 I suoi non mettono in campo una prestazione stratosferica ma attenta e cinica quanto basta per conquistare il pass per la finalissima di Coppa Italia. Cattiveria agonistica, pressing e lucidità, bene così. Voto squadra 7.

JUVENTUS (3-5-1-1):

Perin 6,5 Infilato da Dimarco, salva la squadra da un passivo peggiore con un paio di interventi provvidenziali, uno su tutti quello su Mkhitaryan. Bremer 5 In affanno come il resto del reparto, chiude come viene peccando in lucidità: si perde Dzeko e solo il fuorigioco lo salva. Bonucci 5,5 Cerca di monitorare Lautaro con la sua esperienza ma non ci riesce. Esce tra i fischi fragorosi di San Siro. 67’ Danilo 6 Cerca di mettere ordine in difesa: mura su Correa. Alex Sandro 5,5 Chiude con esperienza su Dumfries e sventa con tempismo i pericoli sotto porta ma cala alla distanza. De Sciglio 5 Soffre la “garra” di Dimarco e non riesce a costruire azioni pericolose: quando trova il fondo i suoi cross sono velleitari. Rabiot 6 Non usa il fioretto con Darmian e appena può cerca di farsi vedere. Locatelli 5 Fatica a contenere Lautaro che spesso gli sfugge arrivando alla conclusione. Preso dalla frenesia, sbaglia anche cose semplici. 62’ Paredes 6 Cerca di vivacizzare la manovra bianconera. Miretti 5,5 Primo tempo in ombra, nella ripresa fallisce un tiro da buona posizione. 77’ Pogba 5 Anonimo. Kostic 6 Insegue uno scatenato Dumfries non riuscendo quasi mai ad avere la meglio: tenta un gol di potenza da fuori area ma Onana risponde presente. 46’ Milik 5 Duella con Acerbi sui palloni alti e non trova pertugi per colpire. Asettico. Di Maria 5,5 Primi 45’ anonimi, complice un’Inter famelica, nella ripresa alza i giri del motore ma resta con le polveri bagnate. Chiesa 5,5 La voglia c’è e si vede: schierato come falso nueve non trova però l’imbeccata giusta per lasciare il segno. All. Allegri 5 Nel primo tempo i suoi vengono surclassati sul piano del gioco e della grinta dai nerazzurri e vengono meritatamente colpiti. La reazione è stata tardiva e a intermittenza, troppo poco per venire a San Siro a fare la voce grossa. Voto squadra 5.