Morto il regista di "Notting Hill": addio a Roger Michell

Aveva 65 anni. Nel 1999 conquistò Hollywood con l'intramontabile storia d'amore tra Julia Roberts e Hugh Grant

Julia Roberts e Hugh Grant in una scena di "Notting Hill" del regista  Roger Michell

Julia Roberts e Hugh Grant in una scena di "Notting Hill" del regista Roger Michell

E' morto a 65 anni il regista britannico Roger Michell, narratore di storie d'amore che ha ottenuto il grande successo con il film romantico "Notting Hill" (1999), con Julia Roberts e Hugh Grant. Nato a Pretoria, in Sudafrica, il 5 giugno 1956, Michell trascorre l'infanzia tra Beirut, Damasco e Praga, seguendo il padre nel suo lavoro diplomatico. Educato al Clifton College, studia poi all'Università di Cambridge e vince il prestigioso Royal Shakespear Company Buzz Goodbody Award per i suoi primi passi nella regia. Laureato nel 1977, si sposta a Londra ed entra nello staff del Royal Court Theatre e diventa l'aiuto regista di noti drammaturghi come John Osborne e Samuel Beckett e di Danny Boyle. Nel 1979 lascia il Royal Court Theatre e diventa sceneggiatore e regista di progetti tutti suoi: scrive, ad esempio, "Private Dick", commedia che vince il Fringe First Award e che debutta a Londra con Robert Powell nelle vesti di Philip Marlowe. Nel 1985 si unisce alla Royal Shakespeare Company dove rimane per sei anni come assistente regista e regista di "Some Americans Abroad" che verrà rappresentata a Broadway nel 1990.

La Bbc gli offre l'opportunità di passare al piccolo schermo firmando le miniserie "Downtown Lagos" (1992) e "The Buddha of Suburbia" (1993, che è un adattamento dell'autobiografia dello scrittore Hanif Kureishi) con Naveen Andrews, nonché qualche episodio di "Omnibus" (1995).  Folgorato dal romanzo di "Persuasione" di Jane Austen, Michell decide di adattarlo sul grande schermo in un film omonimo del 1995, vincendo 5 premi Bafta. Gira poi "My Night with Reg" (1996), seguito da Titanic Town (1998) che vince il Premio Ecumenico della Giuria a Locarno. Nel 1999 la conquista di Hollywood con Julia Roberts, Hugh Grant, Rhys Ifans e Hugh Bonneville. Michell, che è autore della sceneggiatura con Richard Curtis, dirige le star più in voga del momento nell'impossibile storia d'amore fra un libraio (William Thacker) e una delle attrici americane più note al mondo (Anna Scott). 

Gli venne anche affidata la regia di "Il mandolino del capitano Corelli" (2001), ma un attacco cardiaco lo costrinse a rinunciare e il film fu offerto a John Madden. Michell tornò ben presto alla regia con "Ipotesi di reato" (2002), con Ben Affleck e Samuel L. Jackson. Deluso da Hollywood, Michell tornò a Londra per dirigere "The Mother" (2003), un dramma sulla desolazione famigliare, seguito da "L'amore fatale" (2004), tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan, e "Venus" (2006) con Peter O'Toole. "Il buongiorno del mattino" (2010) con Harrison Ford ha segnato il ritorno di Michell in America. Due anni dopo gira "A Royal Weekend", con Bill Murray nei panni di Roosevelt. Tra i suoi film più recenti "Rachel" (2017), "Blackbird - L'ultimo abbraccio" e (2019) e "The Duke" (2020).