Morto il Maciste del cinema. Addio all'attore e culturista Mark Forest

L'attore protagonista dei peplum-movie degli anni '60 di Cinecittà

Mark Forest con Giuliano Gemma

Mark Forest con Giuliano Gemma

Roma, 10 gennaio 2022 - Era il Maciste di Cinecittà. Uno dei primi culturisti a fare ingresso nel mondo del cinema. Volto notissimo negli Anni '60, è morto in questi giorni l'attore italoamericano, Mark Forest. Ha interpretato ben sette volte Maciste e tre Ercole ed è stato uno dei volti più popolari della 'Hollywood sul Tevere', la Cinecittà d'oro degli anni '60 quando furoreggiava il 'peplum' con spade e sandali: l'attore italo-americano Mark Forest, il culturista che ha impersonato i ruoli dei muscolosi protagonisti dei più popolari film mitologici, è morto ad Arleta, nel distretto di Los Angeles, in California. La scomparsa, informa l'Adnkronos, è avvenuta il 7 gennaio, il giorno dopo il suo 89esimo compleanno

Mark Forest interpreta Maciste al cinema
Mark Forest interpreta Maciste al cinema

Mark Forest (al secolo Lorenzo Luis Degni) arrivò alla fama internazionale dopo essere stato reclutato come protagonista del genere peplum, diventando il secondo attore americano (dopo Steve Reeves, il culturista interprete di 'Le fatiche di Ercole' nel 1958, film apripista del genere 'peplum') a trovare lavoro e popolarità a Cinecittà.

Il suo successo fu molto aiutato dal fatto che parlava già correntemente l'italiano.  La carriera cinematografica di Forest a Roma durò solo cinque anni (1960-1965), durante i quali recitò in una dozzina di film, tra i maggiori successi al botteghino dell'epoca. E' stato la star di "La vendetta di Ercole" di Vittorio Cottafavi; "Maciste nella valle dei Re" di Carlo Campogalliani; "Maciste, l'uomo più forte del mondo" di Antonio Leonviola; "Maciste, il gladiatore più forte del mondo" di Michele Lupo; "Maciste, l'eroe più grande del mondo" di Lupo; "Maciste contro i Mongoli" di Domenici Paolella; "Maciste gladiatore di Sparta" di Mario Caiano; "Maciste nell'inferno di Gengis Khan" di Domenico Paolella; "Ercole contro i figli del Sole" di Osvaldo Civirani;" Il magnifico gladiatore" di Alfonso Brescia; "Il leone di Tebe" di Giorgio Ferroni; "Kindar, l'invulnerabile" di Civirani.

Nato come Lorenzo Luis (Lou) Degni nel 1933 a New York, nel quartiere di Brooklyn, era un italo-americano di terza generazione (i suoi nonni venivano da Napoli). Iniziò come bodybuilder a 13 anni e poco più che adolescente si è ritrovato sulle copertine delle riviste e presto ha gestito una sua palestra a Long Island.

Partecipò e vinse diverse competizioni di bodybuilding prima di trovare la sua strada nello show business. La sua prima apparizione al cinema fu con "Sinuhe l'egiziano" (1954) diretto da Michael Curtiz. Ma il grande successo arrivò solo sei anni dopo con il suo arrivo a Cinecittà, richiesto da registi e produttori italiani per impersonare i forzuti eroi della mitologia popolare per il genere di gran voga in quel periodo, il peplum-movie

Alla fine della sua breve avventura con il cinema, Forest si rivolse alla sua altra passione e si reinventò come cantante d'opera (tenore) in Europa. Divenne abile nella tecnica del bel canto, istruito da Giovanni Milillo, un compositore ed ex tenore della New York Opera e padre del soprano lirico Aprile Millo. Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, Forest si stabilì in California, insegnando tecnica vocale a Studio City.