Cannes, ritorno sul red carpet. Spike Lee esplosivo: basta braccare i neri come animali

Il presidente di giuria infiamma il primo giorno sulla Croisette. Si rivedono le star per la première di "Annette": parte il concorso

Carla Bruni al Festival di Cannes per la prima di "Annette"

Carla Bruni al Festival di Cannes per la prima di "Annette"

 Cannes - Tornano le stelle sul red carpet della Croisette. I riflettori si accendono sul Festival del cinema Cannes e finalmente si rivedono le star, dopo lo stop dell'anno scorso per Covid. Sfilata glamour per la première del film d'apertura, "Annette", sorta di musical ma nella personalissima visione del regista ex maudit Leos Carax, che per la prima volta si cimenta con l'inglese. Ed ecco che sullo schermo, insieme a Marion Cotillard, ormai diva da questa e dall'altra parte dell'oceano, c'è anche Adam Driver. E' il primo di un'agguerrita pattuglia francese che fa la parte del leone tra i 24 film in concorso.

Ma a far parlare, oggi, nella conferenza stampa di presentazione, è stato il presidente di giuria Spike Lee. A parte celebrare Cannes, che lo accoglie, come "il più grande festival cinematografico del mondo", Spike Lee, da sempre regista che dà voce alla comunità afroamericana, ha ricordato che il suo esplosivo "Fa' la cosa giusta'' ha compiuto 32 anni e molti dei problemi messi a fuoco allora non sono risolti: ''L'ho scritto nel 1988. Quando vedi George Floyd assassinato ritorno ai fratelli del mio film linciati... Tu pensi e speri che 30 fottuti anni dopo, i neri smettano di essere braccati come animali''. 

Intanto, a proposito di diritti umani, tegola su un altro nome a caccia della Palma d'Oro. Il regista Kirill Serebrennikov non potrà accompagnare il suo film "La febbre di Petrov", che passerà il 12 luglio. E' stato infatti privato del diritto di lasciare la Russia a causa di una condanna penale. Un anno  è stato condannato a tre anni di carcere, anche se con la condizionale, il divieto di dirigere un'istituzione culturale, una multa di oltre diecimila euro al termine di un processo per frode al ministero della cultura. Voce critica verso Putin e l'autoritarismo del governo russo, schierato per i diritti delle comunità Lgbtq, Serebrennikov ha avuto manifestazioni di solidarietà in patria e fuori. M ail divieto resta.