Bianca Atzei: "L'album parla della mia rinascita. Faccio quello che mi fa stare bene"

Torna con il nuovo album “Veronica“: è venuta a raccontare tutto nella redazione de Il Giorno. E c’è lo zampino di uno stuolo di amici chiamati a raccolta, da Arisa e Boss Doms, Briga a J-Ax

Bianca Atzei

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Milano - ​L’importanza di essere Veronica. A Bianca Atzei l’idea di pubblicare un album col nome che porta giù dal palco l’ha data l’idea di sovrapporre queste due anime come una foto sul suo negativo. E per farlo, come ha spiegato nella redazione de Il Giorno, ha chiamato a raccolta uno stuolo di amici in bilico tra Arisa e Boss Doms, Briga, J-Ax, Ciao Sono Vale, Danti, Kekko Silvestre, i Legno, Seryo, Virginio. "Da un lato c’è Bianca, volitiva, divertita, sempre sotto ai riflettori, dall’altra Veronica, più riflessiva, malinconica, senza troppa voglia di socializzare" spiega. "È stato durante il lockdown che è scattata la molla e ho capito di dover accettare l’altra me. Come una persona che vuol vincere la paura di volare, ho preso l’aereo senza preoccuparmi più di tanto dei possibili attacchi di panico". Un disco «Made in Milano» . "Sì, il primo dopo sette anni. Mi sono trovata con i Legno per alcune sessioni di scrittura e dall’esperienza ho tratto la voglia di mettermi in gioco, perché non volevo sentirmi stretta in me stessa. Anche se col mio fidanzato (la iena Stefano Corti - ndr) abbiamo fatto qualche puntata in cerca di casa ad Arona, sul Lago Maggiore, Milano rimane il centro di gravità della mia vita. Abito in una zona piena di vita come Gae Aulenti, ma il mio cuore è rimasto tra Via Adriano e Via Padova, dove sono cresciuta e dove stanno ancora i miei".

Milanese sì, ma di solide radici sarde.

"La cocciutaggine è isolana e certe formazioni filiformi di origine epidermica che cerco inutilmente bloccare col laser".

A cosa si deve questo cambio di passo nel suo cammino?

"‘Veronica’ è un album che parla completamente di me, della mia rinascita. E questa consapevolezza mi ha riportato un po’ alle origini, alla mia essenza, il mio essere. Insomma, tanta voglia di mettermi a nudo, di giocare, di sperimentare, di non seguire dei canoni precisi, ma concentrarmi soprattutto su ciò che più mi fa star bene".

«Siamo tutte uguali» la canta con Cristiano Malgioglio.

"Personaggio davvero top. In studio ha voluto cantare con la mascherina! Tutto gli è consentito, perché, non dovendo più dimostrare niente ad alcuno, può giocare con sé stesso e con gli altri".

Ne «Le stelle» c’è Arisa.

"Ci siamo incontrate casualmente per le vie di Milano, le ho raccontato di questo album e mi ha detto: io ci sono, se vuoi. Lei ha un modo d’interpretare profondo e molto classico. L’incontro delle due voci s’è rivelato magico".

Questa sera presenta il disco al Blue Note con due set (alle 20.30 e alle 22.30).

"Mi hanno promesso di venire lo stesso Malgioglio, Ciao Sono Vale, Danti, i Legno, Virginio e, forse, Arisa. Ho preparato un set molto vario, impreziosito pure da una cover di Etta James.

Un’ospite che le sarebbe piaciuto avere al fianco in questa occasione speciale?

"Avrebbe dovuto esserci Alessandra Amoroso, che qualche tempo fa mi è stata vicinissima in un momento di difficoltà. Spero di riuscire a fare qualcosa assieme prima o poi".