
Lodi e dintorni terra “green“. Gli animali sono 1,6 milioni
Sono circa 1,6 milioni gli animali della fattoria milanese e soprattutto lodigiana. Una popolazione spesso nascosta, parallela, ma fondamentale nel presente e nel futuro. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti interprovinciale su dati dell’Anagrafe zootecnica.
Non a caso l’arcivescovo Mario Delpini, in occasione dell’ultima Festa di Sant’Antonio, ha visitato Cascina Molinetto di Cisliano, nell’Abbiatense, dove è stato accolto dalla famiglia Porta che si occupa dell’allevamento di vacche da latte, e a Cascina Battivacco, nel quartiere Barona, zona sud di Milano, ricevuto dalla famiglia Fedeli che gestisce un’azienda risicola e un allevamento di bovini.
Come segnalo chiaro dell’attenzione dell’arcivescovo di Milano per un mondo, quello agricolo, troppo spesso invece ignorato dalla politica.
Tra Milano e Lodi – calcola Coldiretti – ci sono 200mila bovini, oltre 400mila maiali e più di 600mila tra polli, galline, tacchini, faraone e oche, poco meno di 10mila tra pecore e capre. E ancora: 10mila circa anche cavalli, asini e muli. Ci sono poi – stando all’analisi dell’associazione coltivatori sugli ultimi dati territoriali disponibili dell’Anagrafe degli animali d’affezione – mezzo milione di cani e oltre 80 mila gatti.
Più difficile censire animali selvatici, ma dalle ultime stime sarebbero sei i lupi che vivono nel territorio lodigiano, e oltre 50 cinghiali.
"L’allevamento italiano – incalza da sempre la Coldiretti – è un importante comparto economico che rappresenta il 35% dell’intera agricoltura nazionale, per una filiera che vale circa 40 miliardi di euro".
"Gli animali custoditi negli allevamenti italiani – conclude la Coldiretti – rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto, anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio del territorio e dell’ambiente".
Peccato che tra fine 2019 e 2022 il numero di aziende agricole sia diminuito di 88 unità nel Lodigiano.
Alla fine del 2019 erano 1.311 le imprese agricole nel Lodigiano, nel giugno del 2022 - dopo la tempesta della pandemia, le conseguenze della guerra in Ucraina, il caro energia che ha consegnato agli imprenditori agricoli bollette e prezzo dei carburanti alle stelle, il caro vita che ha spazzato il potere d’acquisto delle famiglie - se ne sono contate 1.223. Un calo preoccupante. Di cui la politica, al di là delle roboanti immancabili promesse e degli interventi “spot“ senza continuità, dovrebbe farsi carino. Seriamente.