Eureteka, lo scrigno della scienza a Lecco

Tra le scuole De Amicis e il campus del Politecnico prende forma il primo prototipo nazionale dell’aula del futuro: spazio aperto alla città

Eureteka

Eureteka

LECCO

La prima “Eureteka“ nascerà a Lecco: l’aula del futuro sarà una "capsula" tra la scuola De Amicis e il campus del Politecnico, un vero e proprio “Civic center“ dedicato allo sviluppo del pensiero scientifico e matematico in stretta connessione con quello umanistico e artistico, al fine di abbattere i muri tra i diversi saperi e promuovere lo sviluppo del pensiero complesso e l’innovazione. "Non è fantascienza", premettono le menti del progetto, Lorella Carimali, docente del liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano e nel gruppo che sta lavorando alla creazione delle nuove aule Stem per il Ministero dell’Istruzione, e Giulio Ceppi, docente del Politecnico e architetto dello studio di strategic design TotalTool. Della ricerca pedagogica si è occupata Laura Carlotta Foschi, attorno hanno una squadra di volontari.

Eureteka ha il supporto scientifico del ministero dell’Istruzione - che ne studierà anche la replicabilità per le scuole su più larga scala - e vede la partecipazione del Comune di Lecco. Si compone di due moduli mobili e flessibili, a cavallo tra gli spazi interni e il cortile. I moduli possono prendere vita sia nelle aule, sia in spazi inutilizzati e all’aperto, per essere ancora più fruibili in orari extrascolastici e a disposizione degli altri plessi scolastici e della cittadinanza. "A Lecco abbiamo trovato il collegamento ideale tra le scuole primarie e l’università – spiegano Carimali e Ceppi -, perché sono spazi pensati in via sperimentale per le scuole medie, ma cambiando il contenuto possono essere adatti anche ai più piccoli e ci sarà il coinvolgimento degli universitari nella gestione. Un’opportunità interessante anche sul fronte dell’orientamento". Eureteka sarà super tecnologica ma in un contesto fisico e relazionale. Il prototipo lecchese, che ha vinto il bando di Regione Lombardia “Spazio alla scuola“, si connette ai cantieri per la riqualificazione della scuola De Amicis che partiranno la prossima estate: gli studenti saranno trasferiti in altri locali in attesa del completamento dell’opera ma nel frattempo potranno iniziare a prendere confidenza con “Eureteka“. L’obiettivo, infatti, è spalancare le porte dell’aula già a settembre. I fondi per la realizzazione della struttura ci sono già, si è a caccia di risorse per far partire il cuore: "In questo spazio ci saranno tecnologie di ultima generazione - spiega l’architetto Ceppi - perché fanno parte delle nostre vite, non possiamo tenerle fuori dalle scuole. Dobbiamo creare uno spazio che attragga i ragazzi, una Wunderkammer, una camera delle meraviglie. Troppe volte l’architettura ha ragionato su come creare scuole belle senza ragionare con il mondo della scuola stesso. Il bello di questo progetto è che la rinnoviamo insieme e le restituiamo attrattività". Con aule intelligenti e strumenti potenti, abbattendo il muro tra on-line e off-line, "ma tenendo sempre al centro la figura fondamentale del docente, coinvolgendola - ribadisce Lorella Carimali -. Gli insegnanti, rispettando il modello proposto, in una logica di formazione tra pari, creeranno i percorsi, sulla base delle loro competenze e sensibilità e delle caratteristiche della classe e degli utenti. Sperimentiamo una didattica nuova e facciamo ricerca".

L’obiettivo è anche inserire Eureteka in una rete di classi, con scuole che condividono i loro materiali e la fanno crescere.

Nel nome - coniato dagli studenti della professoressa Carimali - ’Eureka’ e ’biblioteca’: uno scrigno delle ispirazioni dove guardarsi intorno, interagire e imparare.

Si.Ba.