L’oca gira in Brianza E vince l’Umarell

Storia e curiosità dei giochi in scatola comaschi. E con le carte si riscoprono alborella e Lariosauro

Alessandro Dominioni. e la figlia Corinna con il gioco dell’oca della Brianza

Alessandro Dominioni. e la figlia Corinna con il gioco dell’oca della Brianza

di Simona Ballatore

Il Gioco dell’oca si fa in 80 luoghi della Brianza. Ad ogni casella un disegno e una particolarità: si parte da Canzo, in direzione Monza. Si fa tombola imparando la geografia del Lago di Como. E per gli amanti delle montagne c’è “L’Alpinista“, una riedizione di un raro gioco dell’Ottocento per attraversare le Alpi, tra sfide e imprevisti e cordate di solidarietà. Giochi di società prendono spunto dal territorio e invitano a scoprirlo di più: è la sfida della casa editrice Dominioni che ogni due anni, dal 2011, crea un gioco nuovo.

La storia comincia da lontano, da una bancarella di libri antichi e dalla passione di Alessandro Dominioni. Trasforma quella passione in professione nel 1984 aprendo la prima libreria. Negli anni ’90 inizia a pubblicare libri introvabili di interesse locale in edizioni anastatiche per poi pubblicarne di nuovi con il marchio Dominioni Editore e avventurarsi anche nel mondo dei giochi in scatola. Nel 2021 è stata acquisita la Libreria dei Ragazzi di Como, della quale si prende cura la figlia Corinna, mentre a Lipomo c’è la casa editrice-laboratorio curata dal marito Alessio Rimoldi insieme al collega Alessandro Ciaccio. "Il primo gioco è stato il ’Gioco dell’oca della Brianza’ nel 2011. ’Chi ha rubato l’alborella’ è stato il gioco della svolta - racconta Alessio -. È un gioco di carte, che richiama la ’Peppa Tencia’, ma che è stato rivisitato per scoprire i pesci del nostro lago". C’è un intruso: al posto della donna di picche perde chi trova il Lariosauro, altro mito nostrano.

Tra battaglie navali sul lago e il Gioco del Contrabbandiere, che ripercorre la storia sul confine svizzero-lombardo, c’è anche “La Giornata dell’Umarell“, l’ultimo arrivato, che strizza l’occhio alla figura altrettanto mitologica del pensionato con le braccia dietro la schiena a mirar - e supervisionare - cantieri. Uno stile di vita e una professione. L’obiettivo è arrivare al grande cantiere al centro del tabellone, dopo aver sbrigato impegni quotidiani come la spesa (e se il supermercato apre alle 7.30, si fa trovare pronto alle 7.29) o la coda alle poste, cercando però di evitare imprevisti. Il più fastidioso è incontrare la “sciura“ Maria, che ti deve aggiornare dei fatti del paese e ti tiene fermo due turni. Quest’anno - in attesa di una grande sorpresa top secret, in cantiere per il 2023 - è uscito il ’Memo Ticino’ e ci sono i “Greentosi alla scoperta di Como“: una guida per fare esplorare ai bambini (e non solo) la città e i suoi paesaggi.