Il vino riemerge dal lago con i sub invincibili

La cantina sperimentale di Vitivinicola Cernobbio a 22 metri di profondità e l’impresa del centro di immersione dedicato ai disabili

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di Simona Ballatore

Il vino rosso di Cernobbio sta ’invecchiando’ sui fondali del Lario - a 22 metri di profondità e a sette gradi costanti di temperatura - da quasi un anno. È vegliato dalla Madonna del Lago, la stessa Madonna pregata sul Monte Bisbino, che si narra abbia protetto gli abitanti dalla peste del Seicento (e qualcuno dice anche dal Covid ora). Il prezioso nettare dell’azienda Vitivinicola Cernobbio è stato calato giù, per una sperimentazione, accompagnato da sub speciali, gli “Invincible Diving“ che hanno trasformato la piattaforma sul lago in un centro di immersioni per persone con disabilità. "Un unicum in tutta Italia", sorride il fondatore dell’associazione, Bruno Frangi, per gli amici “Capitan Brus“, che ha passato il timone al presidente Giuseppe Mazzeo. E che dopo avere reso inclusivi anche altri sport per i pazienti ha messo in acqua un sogno con l’Unità Spinale dell’Ospedale Niguarda, raggiungendo le rive del lago di Como per aprire il mondo della subacquea anche a chi ha disabilità fisiche e psichiche.

Dall’incontro con l’azienda agricola di Cristina e Luigi “Gigi“ Marson è nata l’ultima avventura. "Abbiamo detto a Bruno che avremmo avuto il piacere di poter dare una mano alla sua associazione e lui ci ha risposto che non voleva soldi, ma creare qualcosa insieme a noi, con i suoi sub", racconta il Gigi. Ed eccoci alla creazione di una cantina subacquea per una sperimentazione di altissimo livello. In cinque si sono tuffati con le caraffe, tre sub specialisti del gruppo sono incaricati di tirarle fuori domenica 23 ottobre. Il vino - prodotto sulle colline tra Cernobbio e Maslianico – verrà poi imbottigliato e venduto al migliore offerente (c’è chi si è già fatto avanti) e parte dei proventi verrà dato in beneficenza a sostegno dei progetti di “Invincible Diving“. Le cinque anfore in terracotta - da quattro litri ciascuna - sono inserite in una cesta che riemergerà in tarda mattinata. Per l’occasione è stato creato un gustoso calendario, che inizia alle 9.30 con la passeggiata guidata “In Vino Veritas“ tra la villa Pizzo e il parco. Occhi poi puntati sul lago per vedere i sub in azione e sulla piattaforma.

"Mia moglie ed io abbiamo creato questa piccola azienda agricola quattro anni fa, siamo stati molto fortunati, produciamo poche quantità ma di qualità in un contesto come il lago di Como dove il discorso della viticoltura era stato abbandonato - ricorda Gigi – . Quando abbiamo incontrato Bruno per creare qualcosa insieme ci siamo detti: ’Noi facciamo vino, voi i sub, fare invecchiare il vino nel lago è abbastanza insolito’. Ci incuriosiva molto e siamo tutti rimasti galvanizzati dall’idea. Con Villa Pizzo, location importante, siamo riusciti a concretizzare questa avventura". L’entusiasmo è pari alla curiosità: l’assaggio del “vino del lago“ segnerà l’inizio di una nuova produzione? Chissà. Quel che è certo è che Gigi e Cristina sono già soliti vincere ardue imprese: nonostante il contesto difficile di montagna, tra i terrazzamenti, hanno fatto rinascere - senza l’uso di macchinari - un vigneto abbandonato da 90 anni, piantando nel 2018 i primi vitigni. E qualche settimana fa hanno vinto la medaglia d’oro al concorso mondiale dei vini estremi.