"Ho detto basta: non ce la facevo più"

Gianpiero Marini, da allenatore, ha guidato la squadra Primavera dell’Inter, dal 1987 al 1991. Poi nella stagione 1993-1994 prese le redini della Prima squadra subentrando ad Osvaldo Bagnoli e guidando il gruppo alla vittoria della Coppa Uefa. A fine 1996 poi il passaggio al Como (in Serie C1), e l’anno successivo quello alla Cremonese, con la quale vinse subito il campionato di C1 e fu confermato anche per la stagione successiva in B. Nel 1999-2000 il ritorno a Como. "Erano anni in cui già avvertivo un forte disagio personale – racconta –. Avevo già dedicato tutta la mia vita al calcio. I miei due figli li avevo potuti vedere crescere pochissimo, perchè tra ritiri e trasferte tra Italia ed estero a casa si stava solo 10-15 giorni all’anno. Dopo la seconda chiamata del Como mi guardai allo specchio e decisi che era il momento di dire basta". "Poi però mi chiamò il presidente della Lega nazionale di Serie B e mi offrì di guidare la rappresentativa Under 21 – aggiunge –. Mi comportava un impegno di pochi giorni al mese e così accettai. Era un progetto interessante. Ho allenato tanti ragazzi di valore, uno per tutti Bonucci". Ora Marini si dedica alla sua passione per la finanza, una passione che coltivava fin dai tempi in cui giocava (si dice fosse l’unico a portare negli spogliatoi Il Sole 24 ore al posto dei quotidiani sportivi) e si cimenta con l’attività di broker finanziario.