Da Como a Lisbona in bici per la Casa di Gabri

L’avventura solidale di Christian Ghielmetti, 50enne di Ronago: 2.500 chilometri in 20 tappe . "Viaggio-riflessione seguendo il mio ritmo"

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di Paola Pioppi

Una pedalata di tremila chilometri per godersi il senso della solitudine e del viaggio, ma anche per fare qualcosa che resta, un gesto a favore di chi ogni giorno ha bisogno di un aiuto. Christian Ghielmetti, 50 anni, appassionatissimo sportivo, a metà luglio partirà da Ronago, dove vive, per raggiungere Lisbona in diciotto tappe, attraversando Francia, Pirenei e Paesi Baschi. Con lui, ci sarà la sua bici da corsa, assieme a un bagaglio ridotto al minimo. Un progetto che si lega a una iniziativa benefica, per raccogliere fondi alla Casa di Gabri di Agorà ’97 a Rodero, una comunità socio sanitaria che ospita dieci bambini con gravissime e rare patologie, tecnologicamente dipendenti, che richiedono una alta complessità assistenziale. "È la prima volta che scelgo il Portogallo come meta – racconta Ghielmetti – e sarà certo la mia impresa più impegnativa. Lo scorso anno sono andato in Sicilia, un viaggio di 2.100 chilometri in 13 tappe. Ora saranno 2.900 in 20 tappe".

Una media di 160180 chilometri al giorno, in base a difficoltà e pendenze, partendo dal primo tratto: Ronago-Alba. Le mete successive saranno Guillestre, Sault, Nimes e Narbonne, poi il viaggio dovrà essere programmato in base al reale avanzamento, e tenendo conto degli eventuali imprevisti o variazioni a cui va incontro chi affronta avventure di viaggio. Soprattutto in solitaria. "Pedalo da solo – prosegue Christan – perché non è facile trovare persone che hanno il tuo stesso passo, e con cui crei la giusta sinergia. Rischi di limitare gli altri e di essere a tua volta limitato. Si incontrano persone lungo il tragitto, ma senza essere mai vincolato. Questi viaggi voglio siano un momento di riflessione, in cui seguire i miei ritmi". Momenti in cui si riesce a comprendere il grande valore della solitudine: "Tanti hanno paura di stare da soli – spiega – invece è una dimensione importantissima. Non è una scelta di vita assoluta, è solo uno spazio che ti dedichi ogni tanto. Il tempo scorre lento, si colgono sfumature dei luoghi e delle persone che sono un regalo di questi ritmi. Scopri cose che non avresti mai preso in considerazione". Una condizione che non ha risvolti negativi, ma solo pregi: "L’unico imprevisto che temo è la pioggia – dice –. Tutto il resto si risolve. Anche grazie al cibo, grande conforto non solo energetico: quando pedali dieci ore al giorno, mangi e bevi tanto, e puoi concludere la giornata concedendoti un’intera crostata". Chi vuole sostenere la causa di Christian Ghielmetti può donare direttamente dal sito www.agora97.it, nella sezione "Dona Ora per Casa di Gabri".