Da Babele al tocco di dita tra Dio e l’uomo

A Milano, alla Iulm, nasce un museo diffuso dedicato alla comunicazione, parte di un progetto per promuovere la cultura nel territorio. Lezioni, teatro, conferenze e un percorso che va dalla Torre di Babele alla Cappella Sistina. Inaugurazione prevista a ottobre.

Da Babele al tocco di dita tra Dio e l’uomo

Da Babele al tocco di dita tra Dio e l’uomo

Un museo diffuso, dedicato alla comunicazione. Sta prendendo forma alla Iulm che inaugurerà la seconda tranche a ottobre.

"Il museo rientra in un progetto più ampio che vorrebbe fare di Iulm un centro propulsore di cultura, irradiata in tutto il territorio circostante – premette il rettore Gianni Canova (nella foto) –, nella convinzione che la rigenerazione urbana passi attraverso l’organizzazione e la disseminazione di cultura". Un progetto che prevede già lezioni aperte alla città, un cartellone teatrale offerto gratuitamente, le conferenze e gli appuntamenti con i grandi protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo: quest’anno sono passati da via Bo anche Monica Bellucci e Pierfrancesco Favino davanti a una platea interessante che miscela cittadini di differenti età a studenti. "La punta di diamante di questo progetto sarà il museo diffuso della comunicazione – prosegue Canova –, che non esiste nel nostro Palese come non esiste un campus universitario che sia sede di museo".

A dare il via è stata l’opera “Tam Tam“ di Ugo Nespolo, all’ingresso. Una linea del tempo scorrerà lungo la rampa di Iulm 6. E entro ottobre si potrà percorrere il primo viaggio dalla Torre di Babele alla Cappella Sistina, "dalle origini dell’umanità a quel tocco delle dita tra l’Uomo e Dio – prosegue Canova –: un grande gesto di comunicazione anche se non si sfiorano. Ma è in quel vuoto,in quello spazio che c’è il destino e la necessità della comunicazione". In mezzo 50 stazioni, dall’invenzione dell’alfabeto ai piccioni viaggiatori. L’allestimento sarà curato dallo studio Prodesign di Sergio Pappalettera. le scenografie sono di Leila Fteita. E gli studenti stanno realizzando video tra segnali di fumo e “Le Mille e una notte“.Si.Ba.