Sondrio calcio: "Il nostro sogno i playoff. Salvezza? Nessun dubbio"

Il ds Alberto Meleri a fine andata fa una disamina sul cammino della formazione del presidente Rigamonti ora relegata nelle ultime posizioni

Il direttore sportivo della Nuova Sondrio Calcio, Alberto Meleri, è soddisfatto

Il direttore sportivo della Nuova Sondrio Calcio, Alberto Meleri, è soddisfatto

Sondrio - L’obiettivo stagionale? Salvarsi senza nessun patema. Il sogno? Approdare ai playoff. Questi i due desideri sportivi per il 2022 di Alberto Meleri, il direttore sportivo del Sondrio che direttamente o indirettamente è stato oggetto di critiche, anche feroci, da parte di chi gli ha imputato tanti errori nella costruzione di una squadra che, finora, ha regalato a tutti gli appassionati di calcio valtellinesi poche, pochissime, gioie.

Un bilancio. "Per ora sono abbastanza soddisfatto del lavoro complessivo effettuato all’interno di una società che, lo ricordo, è dovuta partire da zero – dice Meleri -. Non è stato facile. Abbiamo cominciato a lavorare per allestire la prima squadra a giugno, con un progetto che prevedeva la presenza di tanti valtellinesi". Progetto naufragato.

Perché? Diciamo che i valtellinesi più forti, quelli che giocano fuori provincia, hanno mostrato poco interesse a rientrare. All’inizio pensavamo venissero in tanti, qualcuno è arrivato ma è chiaro che abbiamo dovuto rivolgerci fuori provincia". In molti le imputano di essere andato a prendere giocatori in mezza Italia, in Spagna. 

Ma i costi? "Abbiamo trattato anche giocatori lombardi ma vi assicuro che gli stranieri ci costano molto meno (l’alloggio è comunque un costo ma il presidente Rigamonti ha messo a disposizione suoi appartamenti ndr), sembra un paradosso ma non lo è perché per gli stranieri questa è un’esperienza anche di vita e non pretendono la luna al contrario di altri".

La figura di Christian Salvadori, l’uomo mercato. Ma chi fa il mercato? "L’ultima parola spetta a me, ma siamo un team, Christian è un dirigente portato dal presidente che conosce molto bene il mondo del calcio e grazie alle sue conoscenze è riuscito a portare a Sondrio tanti ottimi giocatori".

Tre allenatori in un solo girone. Non è un po’ troppo? "Colombo se ne è andato per motivi di lavoro (?), mentre Salinetti ci ha dato una mano per traghettare la squadra fino all’arrivo di un allenatore di categoria. Ringrazio Tiziano Togni per il lavoro prezioso". Ed ora un pro, Fabio Fraschetti. "Fraschetti è stato scelto anche per il futuro e per perseguire i nostri obiettivi a medio lungo termine. La nostra idea è quella di lavorare come una società pro perché non nascondo che l’obiettivo a lungo termine è quello di approdare in D prima del 2026. E per farlo ci vuole un approccio del genere".

Di tempo ce ne è poco. Quali gli obiettivi a breve? "Sicuramente salvarci, ma di questo non ho nessun dubbio perché abbiamo una squadra forte. Il mio sogno è arrivare nei playoff, ora distanti 14 punti che potrebbero ridursi a 11 se il Sondrio dovesse vincere il recupero".

Sognare non costa nulla…