Sondrio, il turismo invernale del “Treno della neve” di Trenord segna un +4%

Il totale è di 1.285 biglietti staccati con l’handicap dei lavori sulla linea. Il presidente del Consorzio Media Valtellina: "Bene le ricadute economiche"

Il Treno della Neve di Trenord

Il Treno della Neve di Trenord

Il Treno della neve ha un bilancio più che positivo. L’iniziativa ha portato tutti i giorni in Valtellina, a sciare sulle piste dell’Aprica e della Valmalenco, turisti provenienti dal milanese, dalla Brianza e dal lecchese, senza l’utilizzo dell’automobile.

L’offerta prevedeva, nel caso della stazione sciistica di Aprica, viaggio in treno con Trenord andata e ritorno da una qualsiasi stazione della Lombardia a Tresenda-Aprica-Teglio. Inoltre viaggio in navetta andata e ritorno dalla stazione all’ingresso degli impianti e lo skipass giornaliero o bi-giornaliero per l’impianto sciistico del comprensorio di Aprica. In poche parole i turisti hanno potuto sciare spendendo 58 euro per un giorno e 86 euro per due.

Ma analizziamo i dati della stagione 2022/2023. In dicembre il totale fra giornaliero e bi-giornaliero è stato di 219, a gennaio di 500, a febbraio di 424 e ad aprile (fino a metà mese) di 8 per un totale di 1285 biglietti staccati, con un più 4% sulla stagione precedente (più 16% il giornaliero).

Va detto che il totale del venduto nella stagione 2018-19 è stato di 670, per la stagione 2019-20 di 802, per la stagione 21-22 (la precedente era stata bloccata dal Covid) di 1235. Per la stagione 22-23 va calcolata anche un’interruzione del servizio per lavori sulla tratta di Trenord in tre weekend a febbraio e marzo che non ha di certo facilitato le cose e reso un servizio utile all’iniziativa.

Il mercato di riferimento del servizio è costituito da cinesi per circa l’85%. Trend quindi in costante crescita per questa iniziativa che sostiene la mobilità dolce e va nettamente nella direzione del turismo green che il Consorzio turistico Media Valtellina sta ormai da tempo perseguendo. "Da quando questa iniziativa esiste il Consorzio l’ha sempre sostenuta, tutto quanto tenda a un turismo sostenibile, infatti, è da accogliere con entusiasmo - il commento della presidente Marcella Pini - Da non trascurare nemmeno le ricadute economiche generate sul territorio. Oltre agli impianti infatti anche diverse attività di Aprica, quali negozi dedicati al noleggio dell’attrezzatura, bar e ristoranti con l’occasione hanno tratto benefici". Malgrado i ritardi e lavori sulla tratta, il Treno della Neve ha fatto centro. Migliorando questi disservizi, in futuro, si potrà fare ancora meglio.