Valtellina e Valchiavenna: qui le pensioni più magre

Il territorio montano è maglia nera: l’assegno medio erogato è di 879,53 euro. A guidare la classifica Milano (1.293 euro), ben piazzata anche Lecco (1.164)

Alcuni pensionati mentre agli sportelli ritirano la pensione in un ufficio postale

Alcuni pensionati mentre agli sportelli ritirano la pensione in un ufficio postale

Sondrio - Valtellina maglia nera nella classifica lombarda sugli importi delle pensioni. A dirlo, in modo dettagliato, è il Centro studi della Cgil di Sondrio dopo un’elaborazione statistica delle pensioni 2022. Come si evince dal documento della Cgil, dal 2020 le pensioni erogate in Valtellina e Valchiavenna sono 1.092 in meno. L’importo medio lordo mensile degli assegni (esclusa la gestione dei dipendenti pubblici), secondo i dati forniti dall’Inps, è il più basso della Lombardia dove comanda Milano con 1.293,76 euro davanti a Monza (1.194,49) e a Lecco che completa l’ideale podio (1164,11). In Valtellina l’assegno medio erogato ammonta a 897.53 euro, ben 247.41 (quasi il 22%) in meno della media lombarda, pari a 1.144.94 euro. Sotto i mille euro, oltre a Sondrio, c’è solo la provincia di Mantova con 991.82 euro.

«Il basso valore delle pensioni, in particolare per coloro che hanno lavorato nel settore privato, è il risultato dei tanti problemi che denunciamo durante la vita lavorativa: salari bassi, carriere discontinue, precarietà – dice il sindacato –. Oltre ad altre criticità. E, in futuro, se non ci saranno interventi legislativi strutturali la situazione peggiorerà ancora visto l’alta precarietà". Le pensioni da lavoro dipendente non legate al pubblico impiego, rapportate a residenti, evidenziano una delle percentuali più basse: Sondrio è al 13.6%, a fronte di un valore medio lombardo al 17.1%. Al contrario le pensioni da lavoro autonomo e rapportate ai residenti sono il 10.3%, con la media lombarda al 7%.

Le prestazioni assistenziali a Sondrio sono il 6.1% con la media a 4.6%. Nel 2022 il numero di prestazioni pensionistiche erogato, esclusa la gestione del pubblico impiego, è stato di 56.949, ben 728 in meno dell’anno precedente (57.677). Per quanto riguarda i dati delle pensioni dei dipendenti del pubblico impiego, gli assegni erogati nel 2022 qui sono 11.155 (erano 10.904 nel 2021 e 10.753 nel 2020), di cui 7.769 per anzianità, 592 per vecchiaia, 659 per inabilità e 2.135 per reversibilità. L’importo medio della pensione di anzianità è 1.902 euro, per la vecchiaia è di 2.112. Il dato medio provinciale è di 1.726 euro. È un importo inferiore di 120 euro a quello regionale e di 220 al nazionale. Per il 2023 ci sono buone notizie. "È prevista una rivalutazione degli assegni pensionistici, da gennaio. Le pensioni saranno rivalutate in modo significativo, consentendo un’importante tutela del potere d’acquisto, per tutti i pensionati - dice Sandro Bertini, segretario generale dello Spi Cgil di Sondrio -. L’aumento sarà del 7,3% dell’importo lordo in essere a gennaio 2023 e comprensivo di quel 2% anticipato con la rata di ottobre 2022".