Lovero, crisi della Meditalia: nuovo tavolo in Confindustria

Sarà lunedì il prossimo incontro tra sindacati e proprietà I collaboratori della ditta "attendono fiduciosi"

I lavoratori della Meditalia di Lovero fuori dai cancelli della fabbrica

I lavoratori della Meditalia di Lovero fuori dai cancelli della fabbrica

Lovero, 15 febbraio 2020 -  Sarà lunedì il nuovo incontro nella sede di Sondrio di Confindustria tra sindacati e Meditalia di Lovero. L’auspicio dei confederali è che "da parte dell’azienda, che produce materie prime e prodotti finiti destinati all’uso medicale, ci siano le condizioni per presentare una proposta con il piano di rientro rispetto agli stipendi arretrati; proposta basata sulla buona riuscita del contratto tra l’azienda e il fornitore, la ditta Tecnoresine Abruzzese Srl di Teramo - spiegano Emanuele Merazzi della Femca-Cisl e Valter Rossi della Filctem-Cgil - Poi, chiaramente, tutte le intenzioni devono concretizzarsi".

Per ora i 24 dipendenti rimasti stanno continuando a lavorare: "attendono fiduciosi". Ma qualora "una virgola dell’accordo non venisse rispettata se ne andranno in massa", aggiungono. Quando hanno deciso di scioperare (24 gennaio 2020), i lavoratori rivendicavano il mancato riconoscimento non solo dello stipendio di dicembre, ma anche della tredicesima, nonché di quote di previdenza complementare che, in alcuni casi, arrivano anche a 5 anni. Poi la tredicesima è stata pagata e le maestranze, quelle rimaste, hanno deciso di interrompere la protesta e riprendere i turni, anche in considerazione del nuovo scenario che vedrebbe la fornitura dei materiali grazie all’accordo col fornitore, il piano di pagamento degli stipendi e l’acquisizione del 66% delle quote della società da parte dell’olandese Igea Pharma N.V.