Valle Spluga, così si rinnova la storica azienda che ha portato il galletto in Italia

Orografia complessa e logistica difficile sono le sfide che la società affronta da sempre

Vallespluga

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Gordona (Sondrio), 15 ottobre 2018 - Portare l’industria 4.0 anche nel settore avicolo con un forte investimento, e con la volontà di rilanciare il marchio di un’azienda già leader nel settore. Il Galletto Valle Spluga si prepara così a conquistare i mercati internazionali grazie all’innovazione tecnologica e alla diversificazione del prodotto. «L’idea – afferma Dante Milani, direttore generale dello storico marchio dello scudetto rosso – è quella di offrire ai nostri consumatori un galletto di prima qualità, pronto per essere consumato in pochi minuti. Gli stili di vita, negli anni, si sono andati modificando e oggi non si ha più tempo da dedicare alla preparazione di determinati piatti. Per potersi immettere nel mercato dei cibi pronti – la nuova offerta di prodotti sarà lanciata a breve – è stato necessario, due anni fa, compiere un importante sforzo di rinnovamento con un investimento di quasi 7milioni – metà dei quali già spesi - indirizzati per la maggior parte verso gli storici stabilimenti di Gordona che, di fatto, stiamo ricostruendo».

Molti gli sforzi profusi anche per migliorare e potenziare il sistema informativo aziendale, ampliato in questi ultimi due anni in maniera capillare lungo tutta la filiera produttiva: «In questo modo – commenta Milani – siamo in grado di garantire una perfetta tracciabilità dei nostri prodotti, assicurando la massima sicurezza ai consumatori. Il nostro settore, molto spesso, rimane ai margini dell’innovazione tecnologica ma noi, attraverso la realizzazione di un coraggioso piano di sviluppo aziendale, abbiamo deciso di concentrarci proprio sull’industria di domani, allo scopo di diversificare il prodotto e di migliorare le esportazioni verso i mercati esteri».

Il marchio Galletto Valle Spluga – fondato nel 1967 da Dante Milani, nonno omonimo dell’attuale direttore generale – vanta oggi, oltre a 51 anni di vita, una notorietà a livello internazionale, scaturita da un’imponente campagna di comunicazione portata aventi, tra gli anni ’70 e ’80, da Marco Milani, padre dell’attuale direttore generale e presidente di un’azienda che può contare su 350 dipendenti e su di un fatturato annuo di 25milioni di euro. Valle Spluga si inserisce, quindi, ai vertici del panorama della produzione avicola nazionale, con una filiera che copre l’intero ciclo produttivo, dalla riproduzione, all’allevamento – con 100mila metri quadri dedicati allo scopo – fino ad arrivare alla distribuzione. «L’azienda – commenta ancora Milani – è da sempre caratterizzata da un’eccellenza qualitativa che, ovviamente, troverà riscontro anche nelle nuove offerte proposte. Il nostro galletto è unico e la sua bontà è garantita dal fatto che ci occupiamo unicamente di un solo prodotto da oltre 50 anni».

Moltal’attenzione profusa alla cura del territorio: «L’adozione di fonti rinnovabili – sottolinea Milani - porta con sé l’enorme beneficio di non inquinare l’ambiente ed essendo Valle Spluga un’azienda integrata nel proprio territorio ne consegue qualità elevata e garantita del nostro prodotto, il Galletto, oltre che un significativo vantaggio sul conto economico dell’azienda che è attiva sia sul fronte dell’energia solare che del biogas. La superficie coperta di pannelli fotovoltaici costituisce una potenza installata di svariate centinaia di migliaia di Kw e l’energia prodotta soddisfa le esigenze di diverse fattorie di allevamento. Inoltre una parte della pollina - concime organico ideale per l’alimentazione dei sistemi di biogas - viene utilizzata proprio per questo scopo».