Vigili del fuoco, con la nuova sede nasce il Polo delle emergenze

Merate, si amplia la caserma dei volontari e accanto troverà spazio la casa della Protezione Civile

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di Daniele De Salvo

Una casa più grande per i Vigili del fuoco volontari di Merate e una nuova casa per i volontari della Protezione civile di Merate e del Meratese che sono segno di speranza e unità per chi ha bisogno in caso di emergenza. Sono cominciati ufficialmente ieri, con il primo colpo di benna, i lavori di ampliamento della caserma dei Vigili del fuoco del distaccamento di volontari di Merate. Il progetto, da 1 milione 200mila euro, consiste nella realizzazione di nuovi spazi per i Vigili del fuoco volontari, con tanto di castello di manovra per la formazione e l’addestramento dei pompieri che sarà l’unico in provincia di Lecco, e di spazi per i volontari della Protezione civile di Merate e per i volontari dei gruppi di Protezione Civile che faranno parte del Com, il Centro operativo misto.

"Si avvera un sogno", annuncia Pierangelo Castelli dell’associazione Amis di pumpier de Meràa, fondata nel 1994 per sostenere i pompieri del distaccamento di Merate, istituiti nel 1844 come Compagnia Zappatori e il soprannome di Giudéé de Meraa, i Giudei di Merate, perché le divise da parata che indossavano avevano sull’elmo una punta che ricordava i chiodi della croce. Agli Amis di pumpier si deve anche l’attuale caserma inaugurata nel 2004 grazie alla lungimiranza del presidente Gianni Galbusera. "La sede che andiamo a completare vedrà la realizzazione di una nuova rimessa e di un castello di manovra – aggiunge il capo distaccamento Leonardo Bonanomi -. Come vigili del fuoco volontari di Merate effettuiamo circa 800 interventi all’anno in un terzo dei paesi del Lecchese e interveniamo anche nell’Isola Bergamasca e in alcuni centri della provincia di Monza".

"E’ l’inizio ma anche la fine di un lungo percorso – commenta il sindaco Massimo Panzeri -. L’ampliamento della caserma prevede la creazione di un vero e proprio polo del soccorso in caso di emergenza". Metà della spesa verrà coperta con un finanziamento da Regione Lombardia, il resto verrà diviso tra i contribuenti dei paesi della zona, sebbene da Merate siano state anticipare le risorse necessarie. "Questo è un momento di costruzione rispetto alle immagini di distruzione a cui assistiamo in questi giorni", sottolinea invece il parroco don Luigi Peraboni.