FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Verso le Olimpiadi invernali. Bormio chiede i tempi di occupazione delle piste

"La programmazione turistica è fondamentale"

"La programmazione turistica è fondamentale"

"La programmazione turistica è fondamentale"

"Speriamo che si trovi a breve una soluzione ragionevole e che si riesca a capire in fretta quali piste e quali impianti potranno essere aperti nel periodo delle Olimpiadi 2026". La considerazione, affatto banale, è di Valeriano Giacomelli, l’amministratore delegato della SIB (Società Impianti Bormio), che, ad un anno dal via della rassegna a cinque cerchi in cui Bormio reciterà la parte della protagonista ospitando le gare di sci alpino maschile e di sci alpinismo, non ha ancora ricevuto direttive in merito a quali impianti e a quali tracciati potranno essere utilizzati dai turisti, nel periodo delle gare olimpiche.

"Attualmente non c’è nessuna certezza in tal senso – dice -, non si sa con precisione quali aree saranno off limits per i turisti in occasione dell’evento olimpico. Sono certo che stanno lavorando ad una soluzione, ma mi auspico che i tempi siano brevi perché allo stato attuale delle cose non sappiamo cosa dire, a tale proposito, a chi, turisti e tour operator, sta programmando soggiorni a Bormio nel periodo delle Olimpiadi. È un bel problema. L’auspicio è che venga trovata al più presto una soluzione ragionevole…". Diversa la situazione per Livigno. In un incontro tenutosi alcuni giorni fa nel Piccolo Tibet, Davide Cerato di Fondazione Milano Cortina ha espressamente dichiarato che le gare olimpiche, tutte quelle di snowboard e freestyle, non penalizzeranno la stazione sciistica. Per Livigno c’è già un piano di utilizzo delle piste. La situazione tra le due località è diametralmente opposta perché a Livigno le gare si disputeranno al Mottolino. La dislocazione permette di dire che verrà occupata solo il 5% della superficie della ski area. Diverse le cose a Bormio perché la pista Stelvio è centrale nella ski area e occupa un’area maggiore. E, un po’ come succede a fine anno in occasione delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino, i turisti rischiano di poter sciare su un numero limitato di piste. Per Giacomeli "bisogna sapere al più presto su quali piste potranno sciare i turisti. È una questione di rispetto".

Fulvio D’Eri