Verceia, licenziata storica bibliotecaria

La donna: «La gestione a collega di Pavia, la mia Coop è saltata». I residenti pronti a scendere in campo a difesa della dipendente

Fabiola Olivieri

Fabiola Olivieri

Verceia, 1 marzo 2015 - «La presente per comunicare, alla luce della pesante situazione debitoria gravante sulla nostra cooperativa, e a seguito di riorganizzazione e razionalizzazione gestionale, che la Sua attività lavorativa non può più proficuamente proseguire...Siamo costretti nostro malgrado a licenziarLa per giustificato motivo oggettivo».

Con questa lettera Fabiola Olivieri, responsabile della biblioteca di Verceia, si è trovata, dopo più di 20 anni di lavoro, licenziata dalla Cooperativa «Il Delfino» di Delebio, gestore della stessa biblioteca. Chiaramente Fabiola non è d’accordo in quanto non ci sono giustificati motivi per tale provvedimento. La vicenda non è semplice come appare, ma abbastanza complessa per le modalità con cui si è giunti alla decisione finale.

«TUTTO è iniziato con la visita di cortesia da parte del sindaco Flavio Oregioni - spiega Fabiola, 52 anni, sposata, due figli - che mi ha riferito di una lettera della Cooperativa “Il Delfino”, a lui indirizzata in cui veniva comunicato l’impossibilità di continuare la mia collaborazione adducendo motivi economici e di riorganizzazione. Contestualmente era allegato anche un curriculum di una persona che avrebbe dovuto prendere il mio posto! E’ stata una doccia gelata e sono rimasta senza parole perché non sapevo nulla di quanto era stato scritto, anzi, ero appena tornata al lavoro dopo le ferie e tutti eravamo impegnato con l’organizzazione della grande festa della castagna di settembre. Passata la sorpresa mi sono rivolta a un consulente sindacale il quale ha inviato, al datore di lavoro, una raccomandata in cui si “Impugna il provvedimento di licenziamento in quanto illegittimo e inoltre non sorretto da giusta causa e/o giustificato motivo oggettivo e/o soggettivo. Inoltre non attuativo per la imminente cessazione dell’appalto”. Perché non attuativo? - prosegue Fabiola - perchè, a quel tempo non era stato ancora effettuato il nuovo bando per l’assegnazione della gestione della biblioteca, assegnato successivamente alla Cooperativa Pallium di Pavia. Come mai, ancora prima del bando, era già in circolazione il curriculum della nuova dipendente del Pallium?». Fabiola è rammaricata perché si è trovata di fronte a un «tutto deciso» a sua insaputa. «Questi 20 anni di servizio in biblioteca, nel centro servizi anziani e disabili sono stati intensi e proficui – ha scritto in una lettera aperta - non mi hanno arricchita economicamente, ma sicuramente come persona. So di aver svolto il mio lavoro con impegno, onestà, professionalità, passione e con tanto volontariato. Non resta che congedarmi e augurare buon lavoro».

A suo favore è stato messo in circolazione una sorta appello scritto a suo sostegno. «Non escludiamo prossimamente di promuovere un’ampia mobilitazione con raccolta di firme per una petizione», dicono nel paese della Valchiavenna. Nel frattempo la procedura iniziata dal sindacato Fisascat di Sondrio procede regolarmente con la «richiesta del motivo oggettivo legato al licenziamento dell’unica persona con mansioni di addetta alla biblioteca di Verceia, in scadenza di appalto».