Valfurva, ferisce il padre a colpi d’ascia

Un allevatore di Castione di 58 anni è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio

Immediato il trasferimento all'ospedale

Immediato il trasferimento all'ospedale

Valfurva (Sondrio) - Una lite in famiglia degenerata nel sangue e che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più serie di quelle che, in realtà, ha avuto. È accaduto nella serata tra venerdì e sabato su un alpeggio, a quota 2100 metri, sulle montagne di Santa Caterina, in territorio comunale di Valfurva. Un uomo di 58 anni, Silvano Giana, qualche problema di salute in passato, a un certo punto si è avventato contro il padre, Augusto di 87 anni, colpendolo nella camera da letto del papà con un’ascia, procurando all’anziano genitore diverse ferite, fra cui una alla testa, provocando tra l’altro "alla teca cranica un distacco di un frammento dello scalpo". Entrambi sono caricatori d’alpe e si trovavano con il bestiame in alpeggio; come sempre, nei periodi estivi, avevano lasciato la loro abitazione di Castione per raggiungere i monti della località dell’Alta Valle.

Il pensionato vedovo e il figlio celibe hanno avuto un’improvvisa e violenta discussione. Scatenatasi per futili motivi, secondo la prima ricostruzione dell’accaduto ad opera dei carabinieri della caserma di Bormio, i primi a intervenire, poi supportati dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tirano, guidati dal capitano Luca Rossi."Sei ubriaco, smetti di bere", la frase che, a un certo punto, l’87enne avrebbe pronunciato all’indirizzo del figlio. E quest’ultimo, stanco dei rimproveri, lo avrebbe aggreddito a colpi di accetta. "Ma prima lui mi ha colpito con violenza con una bastonata. Mi sono difeso", ha detto il 58enne. Padre e figlio sono stati ricoverati in ospedale. Il più giovane dei due a Sondrio per ingessare un braccio, il più vecchio al Morelli di Sondalo per lesioni più serie, in seguito giudicate guaribili in 30 giorni, salvo possibili complicazioni legate anche all’età avanzata."Il mio assistito, Silvano Giana, una volta dimesso, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio - spiega l’avvocato Maurizio Carrara del Foro di Sondrio - ma è stato lui a chiamare subito i carabinieri e i soccorsi, subito dopo i fatti. Ieri si è tenuto l’interrogatorio di convalida del suo fermo, disposto dal magistrato Stefano Latorre, e il gip Pietro Della Pona lo ha convalidato, confermando per lui la misura cautelare in carcere. Dall’attento studio del caso valuterò se è possibile alleggerire la posizione del mio cliente".