
Sopralluogo sul punto del tragico incidente (Anp)
Valdidentro (Sondrio), 8 gennaio 2020 - La comunità di Semogo si stringe forte a mamma Monica, in passato in Consiglio comunale e segretaria nell’azienda di famiglia e dalla nascita dei due adorati bimbi mamma a tempo pieno, e a papà Patrick Lanfranchi, operaio edile in una ditta del posto, genitori 31enni del piccolo Diego (avrebbe compiuto 4 anni anni il prossimo mese di aprile), spirato l’altro giorno all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in seguito al terribile incidente con il bob sulle nevi della Val Viola. Ancora non è stata fissata la data del funerale. La salma non ha potuto lasciare, al momento, l’obitorio del nosocomio orobico.
Si è in attesa di avere il nullaosta alla sepoltura da parte del magistrato della Procura di Sondrio, Marialina Contaldo, la quale, a sua volta, è in attesa di ricevere l’ultimo rapporto sulla tragedia - che ha scosso l’intera Alta Valtellina - da parte dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Gli accertamenti, infatti, sono delegati agli esperti del Sagf che, nelle ultime ore, hanno effettuato un nuovo sopralluogo nell’area teatro della tragedia, avvenuta a non molta distanza dalla baita di proprietà della famiglia che, sabato, aveva deciso di portare i bambini a divertirsi sulla neve. E quella che doveva essere una spensierata giornata di festa si è, purtroppo, trasformata in una disgrazia. Il magistrato che ha aperto un fascicolo per le ipotesi di omicidio colposo e lesioni colpose, anche alla luce del rapporto giunto a Palazzo di giustizia, rilascerà alla famiglia il corpo senza vita del piccolo Diego, dopo l’autopsia che sarà eseguita oggi a Bergamo. Non si è proceduto alla donazione degli organi perché "non c'erano le condizioni cliniche per farlo".
I genitori, intanto, hanno riportato a casa, nel loro alloggio di Arestif, un presepe di case della frazione Semogo, il fratellino più piccolo, di soli due anni, che sullo slittino sedeva alle spalle di Diego, protetto quindi da lui, e sbalzato sulla neve prima del terribile impatto contro l’albero. Entrambi non avevano il casco e il bob, all’improvviso, aveva imboccato un tratto in forte pendenza, andando a finire la corsa contro un larice. Il piccolo se l’è cavata con ferite superficiali e un grosso spavento. Non sa ancora che il fratello maggiore, a cui era legatissimo, è volato in cielo. L’amministrazione comunale di Valdidentro, guidata dal sindaco Massimiliano Trabucchi, appena avrà notizia della data del funerale valuterà la possibilità di proclamare lutto cittadino, per una tragedia assurda che ha colpito duramente, nei sentimenti più profondi dell’anima, l’intera comunità.