Val di Mello, ecco il progetto: "Nessuna cementificazione"

L'Ersaf assicura: "Non sposteremo massi"

Esursionisti in Val di Mello

Esursionisti in Val di Mello

Val Masino, 31 marzo 2019 - Sentiero accessibile a tutti in Val di Mello: Ersaf rende note le schede del progetto che, sottolinea l’ente regionale, non prevede interventi invasivi di alcun tipo per la realizzazione di un sentiero attrezzato per soggetti «fragili» sulla sponda orografica sinistra della riserva «É stata predisposta – sottolineano dall’Ente regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste - una proposta progettuale di massima, ipotesi di intervento, percorso ed individuazione delle aree. L’obiettivo è il coinvolgimento di tutte le parti nelle fasi successive della progettazione definitiva, della realizzazione e della gestione degli interventi».

I lavori proposti riguarderanno esclusivamente la riserva paesaggistica ubicata nel fondovalle e saranno finalizzati a favorire l’accessibilità, ad offrire alcuni servizi alle persone con disabilità e a migliorare contemporaneamente la sicurezza di tutti i frequentatori. Il progetto prevede un investimento complessivo di 400mila euro, di cui 40mila destinati alla sistemazione del sentiero. I lavori riguarderanno anche la razionalizzazione dell’area parcheggio nella località Gatto Rosso – con l’aggiunta di un info-point e di servizi igienici - la sostituzione del ponte sul Mello, attualmente pericolante e ammalorato, e la manutenzione delle passerelle esistenti.

«Sarà necessaria – si legge all’interno delle schede presentata da Ersaf - una minima movimentazione del terreno, con allineamento dei sassi che ostruiscono il passaggio e correzione minima della livelletta, la formazione di piccole scogliere con le stesse pietre di fiume per superare un paio di punti stretti a fianco torrente o impantanati – con relativa sistemazione di alcuni dei guadi». Il fondo del sentiero, che non supererà, in alcun caso, la larghezza massima di 80cm, verrà realizzato tramite l’utilizzo esclusivo di pietrame, sabbia e litta in situ, al massimo con qualche geotessile in sottofondo, con una superficie inerbita o inghiaiata, il cui aspetto finale è identico all’attuale, ma percorribile con quelle carrozzine per disabili di nuova concezione.

Il progetto sembrerebbe anche tutelare la disposizione naturale dei tanto caratteristici massi della riserva che non verranno, in alcun modo, spostati. «Non è previsto nessun intervento «invasivo» o di demolizione di massi impervi e stretti – sottolinea Ersaf - Non verranno toccati i massi da scavalcare né modificati i salti esistenti; verranno solo ripristinate piccole scogliere in pietra naturale lungo le sponde del torrente, consentendo così di aggirare gli ostacoli agli utenti più «fragili». Non verrà realizzata nessuna strada in cemento né infrastrutture invasive, tantomeno saranno usati esplosivi negli interventi».