Frana di Val Masino, ecco i soldi per prevenire altri crolli

La Regione Lombardia mette a disposizione 1,6 milioni di euro

Un versante franato (repertorio)

Un versante franato (repertorio)

Val masino (Sondrio), 6 dicembre 2018 - Oltre un milione e 600mila euro messi a disposizione da Regione Lombardia per proteggere il centro abitato di Cataeggio – Comune di Val Masino – dalla frana distaccatasi, giovedì 29 novembre, dal versante dello Scaiun.

I fondi serviranno per realizzare un rilevato in terra, pietra e cemento armato a monte del centro abitato, in grado di proteggere le case ed i suoi abitanti da un’eventuale futura caduta di massi. Al momento il Bim ha indetto – per conto del Comune – la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori ma la situazione, al momento, rimane molto incerta: «Nella giornata di ieri – commenta il sindaco Simone Songini – i tecnici hanno istallato il radar per monitorare gli eventuali movimenti della parte. Fortunatamente non si sono verificati altri crolli ma, fino a quando non avremo i primi risultati dei rilevamenti, tutto rimarrà in stallo».

Ancora impossibilitati a far ritorno alle proprie case, quindi, i 12 residenti – tra cui anche alcuni bambini – evacuati nelle ore immediatamente successive al crollo di oltre 100 metri cubi di massi arrivati a lambire le prime abitazioni di Cataeggio. Interdetto anche il plesso scolastico: i bambini della primaria – 31 in tutto - e quelli dell’infanzia, 16, stanno frequentando, da lunedì scorso, le lezioni rispettivamente nell’oratorio e nel vecchio asilo di Cataeggio, dove c’è spazio per cucina e mensa.

All'origine della frana secondo i primi sopralluoghi effettuati dai geologi regionali e dei tecnici dei Vigili del fuoco, gli sbalzi climatici e le piogge delle ultime settimane. Dopo le piogge cadute abbondanti che l’hanno inzuppata nelle passate settimane, infatti, alle prime gelate e poi al disgelo la montagna della Val Masino ha messo a nudo la sua fragilità ed è crollata. Lo Scaiun è un'area storicamente interessata a fenomeni di dissesto, che si sono avvicinati nel tempo pericolosamente all’abitato principale della Val Masino. Anche nello scorso mese di febbraio si era registrato uno smottamento, e anche in quell'occasione la scuola era stata evacuata.