Unione del Commercio, cambio della guardia: al vertice Canova

Sondrio, da tanti anni vice ora diventa direttore al posto di Ceciliani. Intanto l’Uct guarda con ottimismo alla stagione invernale

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Maurizio Canova è il nuovo direttore dell’Unione del commercio, del turismo, dei servizi della provincia di Sondrio. La decisione di Enzo Ceciliani di ridurre i suoi impegni di lavoro e quindi di lasciare la direzione ha costretto il Consiglio generale, riunitosi nel capoluogo di provincia alcuni giorni fa, a prendere una decisione in merito al suo sostituto. Il Consiglio dell’Unione, su proposta della presidente Loretta Credaro e della Giunta e con decisione unanime, ha nominato direttore Maurizio Canova.

Canova, in Unione dal 1993 e vicedirettore dal 2010, ha maturato una lunga esperienza nell’attività sindacale di numerose categorie del commercio e dei servizi e conosce benissimo il mondo associativo e le sue dinamiche. Il Consiglio ha altresì confermato Mauro Scortaioli quale direttoreamministratore di Sofidi e Sondrio Servizi al Terziario. Enzo Ceciliani rimarrà comunque in seno all’Unione quale consigliere e componente di Giunta, con l’incarico di coordinare l’amministrazione anche delle società del sistema. Ma nel corso della giornata si è parlato anche di altro, della situazione attuale, dell’imminente stagione turistica invernale e delle tante problematiche da affrontare nel prossimo futuro. L’Unione guarda con ottimismo alla stagione invernale oramai alle porte, anche sulla scorta delle numerose prenotazioni, ma è consapevole che sulla stessa gravano fortemente gli aumenti dei costi energetici. E anche l’inflazione, che le proiezioni di Confcommercio stimano a fine anno assestarsi oltre il 10%, preoccupa fortemente.

"La problematica relativa agli aumenti dei costi dell’energia deve essere la priorità di breve periodo che questo nuovo governo dovrà affrontare - ha osservato la presidente dell’associazione Loretta Credaro – per la tenuta del Paese. Secondo le stime di Confcommercio da qui a fine anno sono a rischio 370 mila posti di lavoro e nel primo semestre 2023 in pericolo 120 mila imprese". Al tema energetico si aggiunge l’aumento dei prezzi. "Le piccole attività commerciali non possono scaricare a terra i maggiori costi subiti se non a scapito del consumatore e ciò innesta una situazione viziosa: il cane che si morde la coda. Nel momento in cui il conflitto “Russo Ucraino“ finirà, i prezzi ritorneranno a livelli pre guerra e pre pandemia? La situazione è critica e bisogna riuscire ad aumentare il potere di acquisto dei dipendenti, con decisi interventi di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, senza aggravare i costi per le aziende". Tutti i settori in sofferenza, quello del commercio va in altalena. "Tra i nostri settori il commercio è quello che registra un andamento più altalenante. Se nei centri dell’Alta Valle e di Chiavenna la situazione tutto sommato è positiva, anche grazie al traino del turismo, la situazione del capoluogo è critica. Solo in questa settimana apprendiamo la chiusura di due attività storiche cittadine. Sondrio, con le sue vetrine sfitte, sta diventando un problema serio da affrontare. Inoltre, il capoluogo da città di servizi sta cercando di perseguire una nuova identità e su questo stiamo e dobbiamo collaborare tutti". Fulvio D’Eri