Una casa per le ragazze abusate Nuova vita per nove giovani

È stato inaugurato ieri a Treviglio il “Rifugio di Ophelia“, la struttura della cooperativa Sirio. Cinzia Mancadori: "Purtroppo il dato delle richieste di inserimento è in continua crescita".

Una casa per le ragazze abusate  Nuova vita per nove giovani

Una casa per le ragazze abusate Nuova vita per nove giovani

TREVIGLIO (Bergamo)

Un casa accoglienza riservata alle vittime di violenze e abusi in famiglia. È stato inaugurato ieri a Treviglio il “Rifugio di Ophelia“, la nuova struttura della cooperativa Sirio che da anni si occupa di ragazze che sono state costrette a subìre abusi sessuali. Per ora troveranno ospitalità nove ragazzine tra gli 8 e i 17 anni, allontanate dalle loro famiglie. Con questa nuova casa accoglienza diventano due le strutture di questo tipo gestite da Sirio, mentre il numero delle ragazzine ospitate sale da 9 a 18. "Purtroppo - spiega Cinzia Mancadori, responsabile del centro antiviolenza di Sirio , il dato delle richieste di inserimento è in crescita: in tutto il 2021 erano state 52, in tutto lo scorso anno erano salite a 58 e dall’inizio di quest’anno siamo già a 20 domande presentate". Dati emblematici di un fenomeno in crescita nella Bassa Bergamasca, "ma - sottolinea Mancadori - che può anche significare che è aumentata la consapevolezza e che la rete di protezione funziona". Le vittime vengono segnalate dai tribunali o dai servizi sociali dei comuni del territorio. La nuova struttura è stata realizzata grazie alla vincita del bando del ministero delle politiche della famiglia nel 2019, riservato alla creazione di case accoglienza in grado di contrastare lo sfruttamento sessuale delle minori. Grazie ai fondi ottenuti è stato ristrutturato un grande appartamento accanto alla sede della cooperativa Sirio, nella zona industriale “Pip2“, e sono stati ricavati un salone con cucina e quattro camere da letto.

"Senza la variazione della destinazione d’uso dei locali da parte dell’amministrazione comunale non sarebbe stato possibile arrivare a questo risultato", il ringraziamento di Cinzia Mancadori al Comune di Treviglio. Ringraziamento esteso ai Lions Club che hanno contribuito per l’acquisto di mobilio e strumentazioni varie. Il nome “Rifugio di Ophelia“ (deriva dal greco “ofeleia“, cioè colui che aiuta) è stato invece scelto attraverso un concorso indetto dalla cooperativa Sirio, vinto dagli studenti dell’istituto Oberdan di Treviglio. "Sirio - commenta il sindaco Juri Imeri - si conferma un importante riferimento a livello regionale per quella che è una vera e propria emergenza della nostra società".

Michele Andreucci