Ufo avvistato in Valmalenco, l'esperto: "E' un mutaforma"

Il materiale inviato da una donna anonima è autentico, secondo le analisi dell’Associazione ricerca italiana aliena

Avvistamenti ufo in Valmalenco

Avvistamenti ufo in Valmalenco

Sondrio, 31 dicembre 2019 - Nuovo avvistamento ufo in Valmalenco, secondo gli esperti si tratterebbe di un «mutaforma». L’avvistamento risale al mese di ottobre, ma solo ora, dopo aver fatto tutti i dovuti accertamenti, l’Associazione ricerca italiana aliena (Aria) ne ha dato notizia. È successo a Primolo, località nel territorio comunale di Chiesa in Valmalenco. «Una donna del posto avvista un oggetto volante non identificato sopra la sua casa – spiega l’ufologo ligure Angelo Maggioni, che con Antonio Bianucci ha fondato l’associazione –. Secondo il racconto l’oggetto avrebbe assunto diverse forme durante la sua apparizione, la testimone è certa che si spostava comparendo e scomparendo da una parte all’altra. Ha provato a fare qualche scatto, si dice rammaricata di non aver fatto un video, ma l’emozione ha avuto la meglio».

L’ufologo ligure spiega: «Siamo a metà ottobre, il cielo è sereno e vi è assenza di vento, la visibilità ottima, l’oggetto descritto e fotografato dalla testimone abitante in Valmalenco non emetteva suoni, era di color scuro e apparentemente di metallo, presumibilmente di forma triangolare con alcune sporgenze appuntite. Uno degli scatti ne evidenzia la capacità di mutare durante la sua apparizione, le foto in sequenza mostrano vari passaggi della sua forma collocandolo nel gergo ufologico tra gli oggetti mutaforma».

«C’è chi nell’ambiente ufologico è convinto che lo stesso Gesù fosse un alieno mutaforma – prosegue Angelo Maggioni –. Il discorso del mutaforma è indubbiamente ambiguo e decisamente complesso. Non bisogna però sottovalutare anche gli esperimenti tecnologici militari che avvengono nella vallata e che potrebbero ricondurre tali oggetti di manifattura prettamente terrestre ma che indubbiamente sfruttano una tecnologia altamente avanzata tale da far supporre un’acquisizione proveniente o da ufo crash o da entità evolute (non ancora dimostrate dall’ufologia in modo inconfutabile). La capacità dell’oggetto di apparire in un posto e scomparire rientra nelle tante teorie ufologiche che indicano l’uso dello spazio tempo o curvatura per spostarsi rapidamente su enormi distanze, a noi umani oggi impossibili. Restando fermi sui dati raccolti, e dunque senza forzature teoriche e basandosi sul racconto, non sappiamo di cosa si tratti esattamente. Possiamo dire che le foto sono genuine, non alterate o manipolate, la lettura esadecimale conferma la genuinità. Non abbiamo punti di riferimento per poter stabilire altezza (presumibilmente sopra i 500 metri) e la grandezza di tale oggetto, siamo certi però che la vallata sia un mix tra presenze aliene, presenze di prototipi militari evoluti ma anche di tanti fake come gli alieni fotografati in riva a fiumi e laghi, ad esempio».