Paura sui treni notturni: "Nel mirino ci sono le donne"

Sondrio, il Pd sollecita l’amministrazione comunale guidata da Scaramellini a chiedere a Trenord maggiori controlli sui convogli per garantire la sicurezza

Treno Trenord in una foto di archivio

Treno Trenord in una foto di archivio

Sondrio - Un controllo maggiore sui convogli Trenord per rendere più sicuro il viaggio a pendolari e turisti. La problematica relativa alle aggressioni sui convogli e alla percezione di poca sicurezza che molti viaggiatori riscontrano sui treni delle tratte più periferiche, in Valtellina come in altri parti della Lombardia e in Italia in generale, è tornata d’attualità e i due rappresentanti del Pd nel Consiglio comunale di Sondrio, Michele Iannotti e Roberta Songini, sono i firmatari di un’interpellanza che chiede all’amministrazione comunale sondriese di impegnarsi presso Trenord affinchè appronti e organizzi maggiori controlli sulle linee ferroviarie. Iannotti e Songini partono da alcuni gravissimi atti avvenuti lo scorso dicembre. "In quella data si sono verificati – si legge nel documento – due episodi di violenza sessuale nei confronti di giovani ragazze di 22 e 23 anni a bordo di un treno regionale Trenord sulla linea Milano–Varese e nella stazione di Venegono Inferiore, sempre su quella linea".

Nelle premesse si dice anche che "deve essere prioritario che le donne viaggino sicure e deve essere evitato che i fenomeni di aggressione e violenza possano accadere di nuovo". Considerato che… "gli episodi di violenza dimostrano ancora una volta la mancanza di controlli sui mezzi di trasporto pubblici e la totale assenza di dispositivi di sicurezza da attivare in caso di bisogno, gli orari di lavoro dei pendolari e degli studenti possono portare le persone a viaggiare in treno, per il rientro nella propria abitazione, nelle ore serali, e che anche i treni delle linee Milano/Tirano e Milano/Chiavenna presentano condizioni di criticità in merito alla sicurezza per i viaggiatori".

«Non è ammissibile che i viaggiatori vivano nella paura quando rientrano a casa dell’università o dal lavoro e diverse donne sono costrette a viaggiare in fasce orarie serali. Inoltre le donne e le nostre pendolari hanno il diritto di usare i mezzi pubblici, viaggiando in modo sicuro e a qualsiasi ora del giorno e della notte. E’ quindi inaccettabile che le donne debbano sentirsi, costantemente, in una situazione di pericolo, quando il rientro a casa dovrebbe essere la normalità". Quindi chiedono al sindaco e alla Giunta di impegnarsi a "richiedere a Trenord di intensificare la presenza di controlli sulle linee ferroviarie e di dedicare su tutte le sue linee la carrozza di testa alle donne, così come già previsto in altre nazioni del mondo (Giappone, Brasile, Egitto..) per consentire che le donne possano viaggiare sicure ed evitare che fenomeni di aggressione e violenza possano accadere di nuovo".