Valchiavenna, la frana si ferma: riapre la Statale 36

Dai rilievi tecnicil a frana ha smesso di muoversi ma resta osservata speciale

Frana di Gallivaggio

Frana di Gallivaggio

San Giacomo Filippo, 7 febbraio 2019 - Salvo imprevisti nella mattinata di oggi la strada statale 36 dovrebbe riaprire al traffico. Ieri «i tecnici della Valchiavenna – commenta il presidente della Comunità montana, Severino De Stefani – hanno effettuato le verifiche sul corpo frana. Da quanto è emerso alcuni degli estensimetri, come sospettavamo, nei giorni scorsi avevano emesso dati anomali probabilmente causati dalla nevicata di venerdì. Gli altri, invece, non hanno rilevato ulteriori movimenti di roccia quindi, qualora le misurazioni effettuate nella prima giornata di oggi, non dovessero presentare cambiamenti rilevanti la carreggiata verrà riaperta nuovamente al traffico».

L’allarme era scattato domenica, quando un movimento del fronte franoso superiore ai 4 millimetri aveva, come da protocollo, imposto la chiusura della 36 e la deviazione al traffico sulla bretella alternativa, mantenuta efficiente e sgombra dalla neve per garantire i collegamenti in caso di situazioni di pericolo. La pista alternativa - lunga 990 metri, con una larghezza media di 4.5 metri e una pendenza massima del 12% - ha quindi garantito i collegamenti, seppur a senso unico alternato, tra i 1.500 abitanti di Campodolcino e Madesimo e il resto della Valchiavenna.

La variante alla statale 36, dall’inaugurazione dello scorso 28 luglio aveva già ricoperto la funzione di unica via di comunicazione con la Vallespluga fino a inizio dicembre quando, date le condizioni di sicurezza, garantite dalla stabilità del fronte franoso, Anas aveva o deciso – ascoltato il parere favorevole dei tecnici – di far nuovamente transitare il traffico sulla vecchia statale 36. La decisione fu avvallata anche dalle amministrazioni comunali e dagli operatori turistici, fortemente preoccupati per il futuro della stagione sciistica. In questi due mesi, comunque, la bretella è rimasta – anche se chiusa al traffico – perfettamente operativa e transitabile, in modo da poter essere nuovamente utilizzata con un minimo di preavviso qualora, come è accaduto, la situazione si fosse modificata.

I tecnici ntanto continuano a tenere monitorato il fronte franoso di Gallivaggio che in primavera aveva tenuto sotto scacco, per dei mesi, l’intera valle fino al distaccamento, in maggio, di oltre 7.500 metri cubi di materiale. Il distacco aveva consentito di effettuare, in tempi record, i lavori per realizzare la pista alternativa e, una volta ultimati, quelli di messa in sicurezza del corpo frana in quota e quelli di ripristino del vallo paramassi.