Sos a Draghi: "Tante aziende non reggono più"

La presidente Credaro: "Servono aiuti concreti per più settori del turismo e non solo in difficoltà"

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Le attività commerciali chiedono un aiuto all’esecutivo-Draghi per riuscire a sopravvivere. Nel momento in cui l’emergenza sanitaria è ancora acuta con gravissime ripercussioni sul mondo economico, le categorie del Commercio, del Turismo e dei Servizi chiedono a gran voce al Governo aiuti urgenti e adeguati. "Le attività hanno dimostrato una grande resilienza nell’affrontare la crisi epocale in atto, ma in questa fase durissima rischiano di non farcela più – evidenzia la presidente dell’Unione Loretta Credaro, a margine dell’incontro avvenuto nella tarda mattinata di ieri con la propria Giunta, riunitasi per affrontare un’attenta analisi della situazione in corso –. Dalle nostre categorie giunge un forte grido di allarme e occorre fare presto, perché tante attività sono a rischio tenuta a causa del drastico calo di lavoro e dell’aumento vertiginoso dei costi di gestione, in particolare dei rincari di energia e materie prime".

E che le imprese siano in una situazione di estrema tensione e incertezza risulta chiaro anche dall’indagine sull’andamento dei consumi e delle presenze turistiche realizzata in questi giorni dall’Unione. La rilevazione è stata condotta contattando un campione di circa 300 imprese attive in provincia. Sia nel settore del tessile-abbigliamento, sia in quelli di calzature, ristoranti e bar e della ricettività turistica le cose non vanno affatto bene. "In tutti i settori esaminati – conclude la presidente Credaro - permane un clima di forte difficoltà e incertezza, mentre crescono i problemi nella gestione e organizzazione del personale (per esempio, in alcune strutture alberghiere molti dipendenti sono risultati positivi e si è dovuto chiudere, perché non si sono trovati altri lavoratori da assumere) e lievitano i costi. Una situazione molto dura da fronteggiare e che richiede attenzione e sostegni tempestivi e adeguati". F.D’E.