Sondalo, il Villaggio Morelli fa battere il cuore del Fai

Nella classifica anche il complesso monumentale, diventato struttura dedicata al Covid-19

Sondalo, Villaggio Morelli

Sondalo, Villaggio Morelli

Sondalo, 31 maggio 2020 - Il complesso monumentale paesaggistico del villaggio Morelli di Sondalo è stato proposto dal Fai come uno dei “Luoghi del Cuore“. E, dopo poche settimane, la struttura ospedaliera, costruita tra il 1932 e il 1939 e diventata ben presto il più grande sanatorio d’Europa, ha già ricevuto quasi 1000 preferenze occupando la 28ª piazza nella graduatoria nazionale dei siti preferiti dagli italiani. Niente male, tenuto conto che la popolazione della Valtellina, più “attaccata“ al Morelli, è numericamente più esigua rispetto a quelle di altre realtà quali Bergamo, attualmente prima con 4.406 voti. La liaison tra il complesso del Morelli e il Fai dura da anni: il Fondo ambiente italiano è stato il primo organismo, una decina di anni fa, a sostenere l’amministrazione comunale nell’opera di valorizzazione del “villaggio“.

Costruito in soli sei anni tra il 1932 e il 1938 ma entrato in funzione solo dopo la seconda guerra mondiale, il Morelli rappresenta un grande esempio di architettura razionalista e una delle più significative realizzazioni di edilizia sanitaria a livello nazionale ed europeo. È stato il più grande sanatorio d’Europa per la cura della tubercolosi, ha ospitato migliaia di ammalati isolandoli per prevenire il contagio. Poi è stato un ospedale coi fiocchi, con reparti di eccellenza a livello italiano (chirurgia del ginocchio e medicina dello sport per ricordarne solo un paio) prima che, alcune scelte, lo relegassero negli ultimi anni in secondo piano.

Il Morelli , però, è molto di più. Luisa Bonesio, docente universitaria di Geofilosofia a Pavia, nata a Sondalo nel 1950, dove il papà lavorava nella ditta di costruzioni Castiglioni e che è ritornata a vivere qui a inizio anni ’90, coordina dal 2009 le iniziative di conoscenza e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e monumentale del Villaggio Sanatoriale e a lei vanno molti meriti se del Morelli si conosce il valore del giardino, allestito con piante provenienti da molti Paesi tra i quali Egitto, Canada, Libano, con funzioni terapeutiche. E chi sa che il Morelli, nella Seconda guerra mondiale, ospitò e salvò dai bombardamenti molte opere di Tintoretto, Carpaccio, Gentile Bellini e altri provenienti da Brera e vari musei lombardi.

«Siamo onorati che il Fai abbia pensato al Villaggio del Morelli come uno dei beni da inserire nei Luoghi del Cuore – dice l’assessore alla Cultura, Luca Della Valle –. È la valorizzazione di un’opera di divulgazione partita anni fa: grazie anche all’opera della dottoressa Bonesio".