Sondalo, salta il Motoraduno di luglio

La resa dei rappresentanti del Moto Club Stelvio

Numerosi i centauri nelle passate edizioni

Numerosi i centauri nelle passate edizioni

Sondalo, 22 gennaio 2019 - L'estate 2019 non vedrà il consueto appuntamento con il Motoraduno dello Stelvio. Lo comunicano gli organizzatori, che annunciano che il raduno a luglio non si farà. «L’avventura del moto club attuale era cominciata con la 35esima edizione del 2011, non è stato facile organizzare un evento che aveva già 34 edizioni alle spalle e una gran notorietà, visto il bel lavoro fatto negli anni precedenti – spiegano i rappresentanti del Moto club Stelvio International -. Nel corso di questi anni ci siamo impegnati per migliorare sempre il raduno e siamo riusciti a raggiungere buoni livelli grazie ai numerosi volontari per lo più di Sondalo che durante la manifestazione ci aiutavano in ogni modo. È sempre stata una manifestazione della Federazione motociclistica italiana, evento internazionale e d’eccellenza, che nel 2018 è stata anche tappa Fim del campionato del mondo del turismo».

Nel ringraziare sponsor, istituzioni, forze dell’ordine e tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita, anno dopo anno, gli organizzatori spiegano cosa li ha spinti a prendere questa drastica decisione. «In questi anni, fino al 40° motoraduno, non abbiamo avuto grossi problemi e nessuna limitazione particolare, riuscivamo quindi ad avere una buona partecipazione e buone soddisfazioni personali ed economiche – affermano -. Negli ultimi raduni, con le restrizioni che ci sono state a livello italiano a seguito dei fatti avvenuti a Torino in piazza durante la finale di Champions League, non si è più potuto garantire ai partecipanti alcune cose a cui loro tengono parecchio come ad esempio la “parata delle luci”. La manifestazione, poi, era sempre soggetta al meteo, il cattivo tempo fa diminuire notevolmente i partecipanti e quindi mette a dura prova il bilancio economico. Dalla fine dell’ultimo raduno a oggi si è cercato di capire se altre persone volessero continuare l’organizzazione, ma nessuno vuole provarci e servirebbero maggiori garanzie. Forse quest’anno di stop servirà a creare un nuovo gruppo o per fare in modo che ci sia maggior supporto anche a livello locale, molti danno per scontato che il raduno c’è e non fanno molto per cercare di aiutare».