"Solo investendo si fa tendenza"

La ricetta scaccia crisi del Consorzio turistico: "Servono risorse per acquisire maggiore visibilità"

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Incentivare il turismo anche e soprattutto in un periodo di crisi come questo è una mossa vincente. Una legge non scritta dice che per rimanere sul mercato occorre investire in presenza e visibilità per garantire riconoscibilità da parte del pubblico e dei turisti in questo caso. Se la performance è a rischio, l’ultima cosa da fare è tirare i remi in barca. "È quanto ora dovrebbe accadere per la Valtellina almeno nel prossimo quadriennio, come destinazione turistica, in concomitanza con le Olimpiadi. Ultimamente si nota come la percezione della nostra area turistica sia “appannata e sonnecchiante“. Non nei confronti delle qualità di territorio, piuttosto della più banale localizzazione geografica – il pensiero di Roberto Pinna, direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco -. Il primo handicap che ci affligge è che ampie fasce di potenziali turisti (individuali come organizzati) escludono la nostra meta per un’incapacità nel valutare la portata del viaggio che li separa dalla vacanza. La logica ci insegna che nessuno andrebbe mai in un posto dal prezzo competitivo ma che non conosciamo. Se il turista non richiede più la Valtellina, non solo si perde quel turista ma si rischia di venire cancellati dai cataloghi dei Tour Operator durante la periodica ripulitura dei “rami secchi“. Sarebbe opportuno che il comparto turistico attivi un budget di comunicazione o di presenza sul trade e che, finalmente, pensi ad un posizionamento della Valtellina, coerente e a lungo termine". Facendo leva sul richiamo olimpico.

"Il discorso non vale solo per il mercato interno, fluttuante in base a previsioni più o meno ottimistiche o allarmistiche, ma anche per gli ultimi mercati in cui lo sci è ancora una pratica di massa, quello dell’Est-Europa. Oggi anche questi turisti non cercano solo il prezzo migliore ma cominciano ad analizzare le qualità delle mete e si intravvede il timido proporsi di una ricerca di servizi accessori. Nell’ottica dell’auspicato posizionamento forte a livello di comunicazione e presenza sui mercati, questo non dovrà dimostrarsi avulso da una contemporanea e coerente organizzazione di servizi che, già oggi non mancano, ma dovranno essere più efficacemente coordinati".